E' iniziata questa mattina alle 10:00 ed è terminata alle 16:00, la nuova udienza per il processo per ostacolo alla vigilanza agli ex vertici di Banca Etruria. In aula sono arrivati i tre imputati, l'ex presidente Giuseppe Fornasari assistito dall'avvocato Antonio D'Avirro, l'ex direttore generale Luca Bronchi assistito da un pool di avvocati composto dall'aretino Antonio Bonacci e da due especialisti di diritto bancario arrivati da Milano Carlo Baccaredda e Stefano Lalomia. Il terzo imputato, David Canestri, difeso dall'avvocato Luca Fanfani, è stato sentito per primo. Ha risposto prima alle domande dell'accusa rappresentata dal procuratore Roberto Rossi e poi a quelle dell'avvocato dell'unica parte civile che è stata ammessa, Raffaele D'Ambrosio per Banca d'Italia.

Alle 13:30 i lavori si sono fermati e sono ripresi alle 14:00 con l'interrogatorio di Bronchi.

All'uscita per la pausa, soddisfazione è stata espressa dall'avvocato Fanfani:

Sono certo che abbia smontato una ad una tutte le contestazioni che gli venivano mosse, non ne è rimasta nemmeno l'ombra. Sono contestazioni che sono ispirate, è inutile negarlo, da Banca d'Italia. Crediti deteriorati e l'operazione di spin off immobiliare relativa a palazzo della Fonte, in relazione ad entrambe le contestazioni ha risposto in maniera esauriente ed esaustiva alle domande poste dal giudice, dall'accusa, dall'avvocato che assiste Banca d'Italia e ovviamente delle difese. Ribadisco che nulla delle contestazioni sia rimasto in piedi.

L'udienza, come previsto è terminata alle 16:00, a causa degli orari obbligati di rientro a Milano degli avvocati Lalomia e Baccaredda. Il giudice Loprete ha convocato tutti per il 13 luglio, mercoledì, giorno in cui sarà completato l'interrogatorio ed il controesame di Bronchi e poi sarà la volta di Fornasari.

Poche le parole pronunciate sull'interrogatorio di Bronchi dall'avvocato Bonacci all'uscita: "Ha risposto su tutto, continueremo il 13 luglio."

All'arrivo al tribunale avvocati e addetti ai lavori hanno trovato transennato il perimetro intorno al palazzo della Procura. La caduta di alcuni pezzi di cornicione ha provocato la chiusura degli ingressi. Tutti sono stati quindi dirottati all'ingresso della Vela, da dove sono passati tutti tranne i tre imputati del processo di oggi.