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Cronaca

Banca Etruria, conto alla rovescia per l'udienza del 22 giugno. Confconsumatori: "Ci costituiremo parte civile"

I prestiti erogati e mai rientrati e il crescente intreccio di rapporti, presunti favoritismi e crediti deteriorati. Si apriranno il 22 giungo prossimo le porte per l'udienza preliminare del filone d'inchiesta...



















I prestiti erogati e mai rientrati e il crescente intreccio di rapporti, presunti favoritismi e crediti deteriorati. Si apriranno il 22 giungo prossimo le porte per l'udienza preliminare del filone d'inchiesta per bancarotta fraudolenta e semplice a carico degli ex amministratori della vecchia Etruria.
Una data cruciale per il futuro giudiziario della vicenda che vede il procuratore capo presso il tribunale di Arezzo, Roberto Rossi, impegnato con il proprio poll nel coordinamento dei vari filoni d'inchiesta.
Con la chiusura delle indagini anche per il filone bis legato alla bancarotta della ex BPEL ecco che è spuntata l'idea di una maxi udienza, con oltre 30 imputati.
Una scelta che potrà essere presa, con ogni probabilità, soltanto il prossimo 22 giugno quando il giudice Giampiero Borraccia istruirà la prima udienza.


Nel frattempo, in previsione dell'avvio del processo, ecco che le associazioni dei consumatori si sono già espresse circa la propria volontà di costituirsi parte civile nel procedimento. Ultimo contributo quello della Confconsumatori che ha lanciato l'appello ai propri iscritti.


Gli ex vertici e dirigenti della Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio sono imputati di bancarotta fraudolenta della vecchia banca dinanzi al tribunale di Arezzo. Nella richiesta di rinvio a giudizio si legge di oltre 140 milioni di prestiti erogati in favore degli stessi amministratori, amici e prestanomi che hanno causato il dissesto della banca; prestiti che, secondo l’accusa, avrebbero causato o concorso a causare il dissesto della banca. A questo punto Confconsumatori, stante la rilevanza del dissesto bancario e le modalità di gestione del dissesto che ha visto penalizzati azionisti e obbligazionisti subordinati, procederà a costituirsi parte civile direttamente nel processo penale.

«Inoltre – fanno sapere da Confconsumatori – l'associazione invita tutti gli azionisti della banca fallita a volersi costituire parte civile, chiedendo così agli amministratori il conto delle loro azioni, per ottenere il risarcimento del danno subìto che non è conseguente a fluttuazioni del mercato, bensì alla condotta degli amministratori. Hanno titolo anche gli obbligazionisti subordinati che, qualora abbiano avuto accesso all’indennizzo forfettario, possono e devono agire per il recupero del 20% non rimborsato dal fondo interbancario».

Gli interessati potranno contattare in Toscana le sedi territoriali della Confconsumatori (i recapiti sono sul sito internet www.confconsumatoritoscana.it oppure www.confconsumatori.it) oppure scrivendo una email a toscana@confconsumatori.it oppure risparmio@confconsumatori.it, o contattando la sede nazionale. Per la Toscana è possibile anche chiamare il numero 328.7958074.

«Quello che occorre per la costituzione in giudizio, sia per azionisti che per obbligazionisti subordinati – spiegano da Confconsumatori – è l’ordine di acquisto del titolo e gli ultimi estratti del conto titoli relativi agli anni precedenti al dissesto».


















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