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Cronaca

Parla il commissario e scoppia il caso dell’Ambito di caccia: "1 milione e 200mila di richieste danni nel 2017 è un'anomalia"

Il commissario Massimo Magnanini dell’Atc ci ha scritto una lunga e dettagliata lettera con la quale si ricostruisce cosa accaduto, sottolineando gli anni in cui le richieste di risarcimento danni sono esplose

Due anni di commissariamento, mancata nomina dei rappresentanti delle associazioni di categoria dei cacciatori e rapporti che diventano sempre più difficili. 

A distanza di qualche giorno dalle dichiarazioni pubbliche di Cia, Coldiretti e Confagricoltura che tacciavano di poca trasparenza la gestione commissariale dell'Atc1 che comprende i territori di Arezzo, Valdarno, Valchiana e Casentino, il commissario Massimo Magnanini interviene, numeri e storia recente alla mano elencando le cose strane che sono accadute intorno all'Atc, gli esposti presentati in Procura, i soggetti ignoti che si sono introdotti all'interno della sede per portare faldoni che prima non c'erano. L'ammontare dei risarcimenti danni accordati negli anni passati.

L'Atc, altro non è che l'Ambito territoriale di caccia in cui è suddivisa la provincia di Arezzo. E' l'ente all'interno del quale un comitato di gestione, composto da rappresentanti delle associazioni venatorie, agricole, ambientaliste e enti locali, attua la gestione faunistica e organizza il prelievo venatorio nel cosiddetto territorio libero di caccia, ad esclusione delle aree a divieto di caccia e degli istituti faunistico-venatori. Pagando una quota annuale, ogni cacciatore, si iscrive ad un Atc. Dopo la recente riforma ce ne sono due in provincia di Arezzo, uno che copre la Valtiberina, l'altro per il resto del territorio provinciale, capoluogo compreso.

La lettera di Magnanini è scaturita dalla conferenza stampa in cui la sua gestione, in seno a quest'ultimo Atc, è stata posta sotto attacco:

"Visti i dubbi avanzati sul suo operato dai rappresentanti delle associazioni agricole Cia, Coldiretti e Confagricoltura ritiene necessario, per rispetto ai cacciatori e agli agricoltori, precisare alcuni aspetti di cui i vertici delle associazioni degli agricoltori sono a conoscenza da tempo."

Le critiche alla gestione di Atc1 di Cia, Coldiretti e Confagricoltura

Bilancio 2016 non approvato e gli esposti in Procura

"Gli esponenti delle associazioni agricole - racconta Magnanini - sembrano non ricordare che la situazione emergenziale è iniziata a seguito della mancata approvazione del bilancio 2016 da parte del comitato di gestione  e del parere negativo da parte del revisore che ha depositato due esposti presso la Procura di Arezzo e un esposto alla Corte dei Conti per segnalare le anomalie riscontrate. A fine agosto 2017 il comitato di gestione in carica è decaduto a seguito delle dimissioni dei suoi componenti; è opportuno ricordare che nel comitato erano presenti i rappresentanti delle associazioni agricole e che il rappresentante della Cia ricopriva la carica di presidente, era presente nel comitato anche l’attuale vice presidente di Confagricoltura Simone Ciuffi.

I dubbi sulla gestione 2016

Tra le varie perplessità che genera la gestione 2016 dell’Atc Arezzo emerge in particolare la gestione dei danni; il comitato allora in carica ha avuto tutto il 2016 fino all’agosto del 2017 per provvedere alla istruzione ad alla liquidazione dei danni: perché non lo hanno fatto? Occorre ricordare che a seguito di un intervento della Corte Costituzionale del dicembre 2016 che ha modificato la legge in vigore e determinato una ridefinizione degli ambiti territoriali, l'Atc Arezzo è stato posto in liquidazione e sono state costituite la Atc1 Arezzo Valdarno Valdichiana Casentino e l'Atc2 Valtiberina. I due commissari liquidatori incaricati dalla Regione dovendo approntare il bilancio di liquidazione e in conseguenza di questo i due bilanci di conferimento alle Atc di nuova costituzione hanno dovuto denunciare il mancato reperimento di numerosi documenti e presentato un esposto in procura a seguito di un accesso notturno non autorizzato nella sede Atc con intrusione nel sistema informatico agli archivi contabili da parte di ignoti muniti, però, delle chiavi e delle password di accesso ai computer: quelli che sono entrati non hanno rubato nulla, ma si sono limitati ad esaminare la documentazione contabile presente, stranamente è comparso un faldone di documenti che prima non c’era.

Il 2017, Magnanini presidente, poi decade

Ad Agosto 2017 è stato nominato dalla Regione il comitato di gestione dell'Atc1 Arezzo Valdarno Valdichiana Casentino e  alla seconda seduta di insediamento sono stato eletto presidente - racconta ancora Magnanini - va sottolineato che non avendo ricevuto le consegne da parte dei liquidatori dell'Atc Arezzo il comitato è risultato insediato ma non operativo, al 31 Dicembre 2017 avendo perso i requisiti necessari per la presenza nel comitato sono decaduto ed ho trasmesso le competenze al vice presidente in carica Simone Ciuffi attuale vicepresidente di Confagricoltura.

2018, la nomina a commissario

A seguito di una modifica alla legge regionale sulla gestione degli ATC sono rientrato in possesso dei requisiti necessari il 15 Marzo 2018; rientrando in Atc non ho potuto che prendere atto che a causa delle dimissioni di molti dei suoi componenti avvenute nei giorni precedenti a seguito di divergenze il comitato era decaduto per mancanza di numero legale; ho comunicato l’accaduto in Regione sollecitando la nomina di un nuovo comitato o  di un commissario. Il 6 Marzo 2018 ho ricevuto il decreto di incarico a commissario. Il 21 Marzo 2018 è avvenuto il conferimento dell’attivo/passivo, competenze e personale tra il vecchio e il nuovo Atc. Da questa data è stato possibile operare.

Le divergenze con le associazioni degli agricoltori

Contrariamente a quanto sostenuto dalle associazioni agricoltori i danni 2016 sono stati pagati quasi completamente salvo quei casi in cui non abbiamo ancora ricevuto  la documentazione richiesta nonostante i nostri numerosi solleciti. Per i danni 2018 viene rimborsato il 100% del danno, i pagamenti sono stati già effettuati salvo i casi in cui siamo in attesa di documenti più volte sollecitati. Per  danni 2017 che ammontano a circa € 1.200.000, vista la inadeguata disponibilità di risorse nel bilancio 2017, abbiamo richiesto agli uffici regionali preposti l’autorizzazione all’utilizzo di fondi residui di altri capitoli di spesa per complessivi € 407.000, siamo ad oggi in attesa di una risposta; stiamo comunque procedendo alle liquidazioni con le risorse disponibili; sul punto non vi sono stati rilievi del  revisore unico di nomina regionale. Nel periodo commissariale l'importo pagato per i consulenti esterni è nettamente inferiore a quello sostenuto negli anni 2016 e 2017.

Non sono stati nascosti gli atti dell'Atc come sostengono le associazioni degli agricoltori in quanto tali atti sono stati pubblicati e depositati presso la Regione. Certamente l'ATC1 deve consentire il diritto di accesso agli atti nei limiti della normativa vigente e della tutela della privacy per cui non è possibile che le associazioni vengano a conoscenza delle erogazioni di denaro corrisposte alle singole aziende: d'altra parte contro il diniego all'accesso non è stato proposto nessun ricorso al TAR.

In questi termini l’ATC1 garantisce l’accesso ai dati dell’ATC1, le richieste riguardanti l’ATC AREZZO non sono di nostra competenza. 

Andamento delle richieste danni nel  periodo 2016-2019

2016 – 544 richieste per complessivi  € 675.000

2017 – 713 richieste per complessivi  € 1.200.000

2018 – 168 richieste per complessivi  € 215.000

2019 -  andamento in linea con il 2018

Come è possibile che siano così diminuite le richieste di risarcimento danni? 

"Voglio specificare che non è stata effettuata nessuna attività di dissuasione e che le richieste danni presentate se formalmente corrette sono state tutte accettate. Appare evidente che le richieste danni relative agli anni 2016 e 2017 presentano delle anomalie, eventuali richieste di spiegazioni devono essere rivolte ai componenti dei comitati in carica in quel periodo. Vista l'assoluta infondatezza delle accuse rivolte dagli esponenti delle associazioni degli agricoltori il Commissario si riserva di presentare querela per diffamazione." 

Un caso controverso, del quale, come letto, più volte è stata informata la Procura. Anche dal revisre dei conti.

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