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Cronaca Montevarchi

Rapina un ufficio postale con una pistola giocattolo. Rambo finisce dietro alle sbarre

Il pensionato 65enne di Prato, residente da anni a Montevarchi, andrà dietro le sbarre.

In quell'ufficio posta lui c'era entrato alle 8,30 del mattino. Volto scoperto e in mano un coltello e una pistola giocattolo.
Minacciando il personale si era fatto consegnare circa mille euro e poi aveva costretto un automobilista a farsi accompagnare a casa sua dove da solo aveva atteso l'arrivo dei carabinieri.

Era il giugno del 2014 e Rambo, al secolo Pietro Lombardi, commise il reato che gli costò la prigione.
Il pensionato 65enne di Prato, residente da anni a Montevarchi in una casa nel quartiere Giglio, andrà dietro le sbarre. Sono stati i carabinieri di Prato ad eseguire un’ordine di carcerazione emesso il 3 dicembre scorso dalla Procura di Arezzo attraverso il quale viene sottolineato come l'uomo debba scontare una pena di un anno e sette mesi per porto abusivo di oggetti atti ad offendere e violazione degli obblighi sulla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza.
Un evento non certo nuovo all'uomo che da anni è noto alle forze di polizia non solo per aver commesso una miriade di crimini ma anche per aver dato vita ad una serie di gesta che potrebbero essere tratte da film di azione.
Inseguimenti mozzafiato, travestimenti, tentativi di fuga saltando dal quarto piano di un palazzo e poi quella volta in cui si cosparse di alcol ed entrato nel reparto di medicina dell'ospedale di Prato minacciò di darsi fuoco.

Cinque anni fa, grazie al sostegno di una borsa di lavoro, era riusciuto ad ottenere dal comune di Montevarchi un appartamento e trovare un lavoro come giardiniere. Aveva tentato di mettere ordine nella sua vita ma purtroppo non ci era riuscito tanto che decise di rapinare l'ufficio postale.

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