Una grande e costante ricerca di qualità, un impegno che ha trascinato verso l'alto l'antiquariato aretino, portando qua personaggi importanti che volevano visitare la sua galleria d'arte e acquistare da lui. La morte di Artemio Buzzi getta di tonfo nel silenzio la sua via Cavour, gli amici colleghi, l'antiquariato aretino e tutta la città di Arezzo. La saracinesca della sua Grace Gallery è abbassata, lo è stata negli ultimi quindici giorni, quando a causa dell'aggravarsi di una malattia che lo aveva ormai segnato, il negozio non era stato più aperto. Però Artemio era stato lì fino a quando aveva potuto, anche il mese scorso. Come ricorda Massimo Puglisi, ad esempio che ha la sua galleria d'antiquariato, ormai da venti anni, di fronte a quella di Artemio. Oppure l'altro amico Giovanni Raspini.

E quella qui accanto è una delle ultime foto che lo ritraggono, insieme all'amico Carlo Brandini Dini, l'ha scattata il fotografo aretino Alessandro Falsetti, altro suo grande amico che vedeva in Artemio un saggio confidente, appassionato, che aveva più volte sostenuto i progetti di Falsetti partecipando alle riprese dello spot della Fiera Antiquaria promossa fino su Sky:

"Questa è l'ultima foto che ho fatto il 4 dicembre scorso a due grandi amici. Sono veramente affranto, Artemio oltre che essere un grande amico e fine conoscitore dell'arte, era un mio personale critico e insieme abbiamo fatto due videoclips per promuovere quella città che amiamo e in particolare la Fiera Antiquaria dove chiudeva lo spot con un proprio commento che la diceva tutta sulla Fiera: "E' la più bella."

Un grande ricordo da parte del sindaco Alessandro Ghinelli che lo conosceva bene:

"E' stato un pilastro, del commercio antiquario ad Arezzo, ha comiciato prima della Fiera Antiquaria se non ricordo male nel 1962 o 63 e quindi prima del 1968. E' stato un grande intenditore di opere d'arte, ha via via conservato nel suo negozio pezzi importantissimi, era stato anche l'unico aretino ad antrare in un cirolo ristretto a livello nazionale che racchiudeva il di gotha degli antiquari in Italia. Ci mancherà tantissimo, spero che della sua lunghissima carriera resti l'esempio di come si fa commercio con l'antiquario, un vero appassionato, lo abbiamo apprezzato per questo e non lo dimenticheremo. Spero che la galleria resti."

Artemio il 23 gennaio prossimo avrebbe dovuto ricevere il premio Pietro l'Aretino proprio dalle mani di uno dei suoi più grandi amici, Pupo, l'Enzo Ghinazzi di Ponticino, mattatore delle serate organizzate da Artemio per il suo anniversario di matrimonio, l'ultima a settembre scorso in piazza San Francesco. Appresa la notizia Pupo, che si trovava in Kazhakistan, ha deciso di rientrare ad Arezzo immediatamente per portare il suo ultimo saluto al grande antiquario.

Da ieri pomeriggio la camera ardente è stata allestita alla Misericordia di Arezzo, poi per l'ultimo saluto tutti si potranno riunire alla Pieve di Santa Maria, dove sarà celebrato il funerale, domani, martedì 16 gennaio alle 11:00.

Alla moglie Maria Grazia e a tutti gli amici e familiari le condoglianze della redazione di Arezzo Notizie.

Lo spot al quale aveva partecipato: