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Cronaca

"Vodka mischiata a eccitanti servita a ragazzini sotto i 16 anni". In 2 gravi al pronto soccorso

Indagine dei carabinieri, un locale chiuso per trenta giorni. L'alcol sarebbe stato servito ai minorenni nel corso di un party nella notte di Halloween

Chiuso un locale per aver servito alcol a minorenni. Sono stati i carabinieri a ricostruire cosa avvenne nella notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre scorso.

I militari della stazione di Levane dieci giorni fa avevano avevano infatti ricevuto le lamentele di alcuni genitori sgomenti, che si erano rivolti ai militari: la notte di Halloween, i loro figli avevano accusato forti malori - a seguito dei quali erano costretti a far ricorso alle cure dei medici - a causa di assunzione di sostanze alcoliche miscelate a sostanze energizzanti, all’interno di un locale del Valdarno aretino.

L’Arma, raccogliendo le proteste dei genitori, confermate dagli accertamenti nelle strutture sanitarie ha avviato una specifica e mirata attività d’indagine per comprendere la gravità dei fatti e a risalire ai responsabili.

Dai primi accertamenti - riferiscono i carabinieri - consistiti nell’acquisire la documentazione sanitaria attestante gli ingressi di quella notte al Pronto soccorso del Valdarno di persone minorenni in stato di alterazione psico – fisica dovuta all’assunzione di alcol, nonché dai contatti presi con il numero 118 circa gli interventi effettuati, emergeva che due giovani sotto i sedici anni, residenti nella vallata, erano stati ricoverati rispettivamente in codice rosso e in codice giallo, per intossicazione acuta da alcol, in un caso superiore a 2,20 g/l, poi dichiarati fuori pericolo dopo le cure praticate dal personale sanitario. All’esito di successivi accertamenti di polizia giudiziaria, basati prevalentemente in un’attività convenzionale e tradizionale, i carabinieri di Levane raccoglievano formalmente le testimonianze oculari sia delle vittime dei malori che di altri coetanei, i quali, asserivano di aver ingerito sostanze superalcoliche, quale vodka bianca, miscelate a bevande eccitanti e analcoliche.

Il racconto della nottata

I ragazzi vittime dei malori, la notte entravano con due distinte comitive nel locale; stando alle dichiarazioni rese da tutti i minorenni convocati in Caserma in presenza dei genitori, i camerieri, così come il cassiere e gli inservienti, anziché preoccuparsi di chiedere un documento di riconoscimento da cui accertare la loro vera identità che, nel caso di specie, sarebbe stato doveroso verificare sorgendo forti dubbi sulla loro maggiore età, senza alcuna richiesta da parte di chicchessia (la bevuta era compresa nella somma di denaro corrisposta all’ingresso), hanno potuto disporre sia bevande analcoliche sia bottiglie di vodka bianca che lasciavano sui tavoli alla portata di tutti. A seguito dell’assunzione del drink alcolico, diversi infrasedicenni accuseranno malesseri e, nei casi citati, le condizioni di salute preoccuperanno di più il personale paramedico intervenuto, tanto da rendere necessario l’intervento dei medici del Pronto soccorso.

Per i fatti accaduti, l’amministratore unico della società è stato denunciato con l'accusa di aver consentito ai propri dipendenti, addetti alla somministrazione di alimenti e bevande all’interno del locale, la cessione di sostanze superalcoliche a minori degli anni 16, causandone l’ubriachezza. Per ragioni di ordine e sicurezza pubblica, valutati i fatti nella loro complessità e gravità, l’Arma di Levane inoltrava segnalazione all’Autorità di Pubblica Sicurezza. Il sindaco, concordando con le risultanze degli accertamenti svolti dall’Arma, con estrema urgenza, ha emesso ordinanza di sospensione delle licenze per un periodo di 30 giorni.

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