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Cronaca Piazza Carlo Zucchi

Calci e botte alla polizia locale, l'aggressore resta dietro le sbarre

La vicenda è stata ripercorsa questa mattina in tribunale ad Arezzo davanti al giudice Gianni Fruganti

Due anni e sei mesi dietro alle sbarre.
E' quanto dovrà scontare il cittadino tunisino che a fine febbraio si è reso protagonista dell'aggressione ai danni dell'agente di polizia locale Davide Frondaroli. Dopo un primo rinvio, questa mattina l'imputato è comparso nuovamente davanti al giudice Gianni Fruganti il quale, dopo aver ascoltato l'intera ricostruzione dei fatti, ha deciso di confermare la permanenza in carcere dell'uomo.

Vecchia conoscenza delle forze dell'ordine e della giustizia italiana nonché destinatario di un decreto di espulsione dal territorio nazionale, resterà dietro alle sbarre per due anni e mezzo.

La vicenda della quale si è reso protagonista, è quella che si è consumata nella notte tra il 22 e il 23 febbraio in piazza Zucchi.
Alcuni residenti della zona richiesero l'intervento delle forze dell'ordine in quanto il magrebino aveva iniziato una furbonda lite in mezzo alla strada con una donna. Sul posto intervennero gli uomini della polizia locale. Tra questi anche Davide Frondaroli.
Il 28enne alla vista delle forze dell'ordine cominciò a dare in escandescenza lanciandovisi contro. Ne nacque una colluttazione e Frondaroli ricevette un calcio alla gamba che lo fece cadere procurandogli la frattura del perone.

Sessanta giorni di prognosi e sospensione per malattia dal lavoro.

Per questa ragione il 28enne ha dovuto rispondere di lesioni aggravate oltre che resistenza a pubblico ufficiale.
Accuse, che sommate ai precedenti, lo hanno portato diritto in carcere.

"Con un altro equipaggiamento non mi avrebbe rotto la gamba"

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