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Cronaca

"Addio Alfredino", mercoledì i funerali. Forse un malore la causa dell'incidente

Il giorno dell'ultimo saluto sarà molto probabilmente mercoledì (e non martedì come sembrava in un primo momento). Si svolgeranno alle ore 15 a Camucia, nella Chiesa di Cristo Re, i funerali del farmacista che ha perso la vita in un incidente in...

Il giorno dell'ultimo saluto sarà molto probabilmente mercoledì (e non martedì come sembrava in un primo momento). Si svolgeranno alle ore 15 a Camucia, nella Chiesa di Cristo Re, i funerali del farmacista che ha perso la vita in un incidente in quad sabato scorso. La morte di Alfredo Bianchi, 65enne conosciuto e stimato, ha scosso l'intero paese.

Oggi presso l'ospedale senese delle Scotte, si svolgerà un accertamento sulla salma. I medici legali dovranno chiarire se a causare l'incidente sia stato un malore oppure no. Bianchi era alla guida quando il mezzo è finito in un dirupo.

L'incidente è avvenuto nei pressi di Armaiolo (Rapolano Terme), alle 17 circa. Il quad sul quale Bianchi viaggiava insieme ad un amico, stava percorrendo un percorso “collaudato”, nel quale spesso vengono organizzate escursioni a contatto con la natura. Poi improvvisamente l'incidente: un volo di molti metri, nel quale – stando ai primi accertamenti – il 65enne sarebbe stato sbalzato violentemente fuori dal mezzo. Subito altri escursionisti hanno allertato i soccorsi: i vigili del fuoco hanno impiegato alcune ore per recuperare la salma che è stata poi trasportata all’Ospedale Le Scotte di Siena. E proprio nel nosocomio senese anche l’amico di Bianchi, Patrizio S. anche lui 65enne, per un serio trauma toracico. La notizia della morte di Bianchi, farmacista appassionato di calcio e fotografia, è arrivata a Camucia come un fulmine a ciel sereno. Grande la commozione dei compaesani: in tanti hanno lasciato un messaggio sul suo profilo Facebook. Tra questi spicca il ricordi di alcuni compagni di scuola:

Disponibile verso il prossimo, lascia un vuoto affettivo enorme per le tante relazioni che aveva intessuto con chiunque l’avesse cercato. Catalizzatore di simpatie umane, aveva promosso una movida estiva sulla falsariga del vecchio Far West Camuciese in cui imperversavano la sera in piazza o al bar, suo padre Edo, il Pittiri, il Ghioghiolo,.., simpatiche maschere viventi, che la “regia” di Alfredino aveva sostituito con miti odierni, come il Bambara e i suoi sodali. Senza dimenticare il suo impegno nell’avere radunato più d’una volta i vecchi compagni delle elementari, con i quali è sicuro rimane la più tenace delle amicizie, pur senza tanto frequentarsi.

Ultimo aggiornamento ore 22,46

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