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Cronaca

Accoltellò la moglie, il riesame dispone la scarcerazione. La difesa: "Verso il rito abbreviato"

Aveva indossato una tuta da imbianchino, afferrato un coltello e ferito la moglie. Un tentato omicidio, sostiene l'accusa. Solo il tentativo di spaventarla e di farle confessare un tradimento, ribatte la difesa. E' approdata di nuovo di fronte al...

Aveva indossato una tuta da imbianchino, afferrato un coltello e ferito la moglie. Un tentato omicidio, sostiene l'accusa. Solo il tentativo di spaventarla e di farle confessare un tradimento, ribatte la difesa. E' approdata di nuovo di fronte al giudice del tribunale di Arezzo la vicenda che lo scorso 2 gennaio creò scalpore a San Giovanni Valdarno dove, in una abitazione di via Gorizia, un uomo ferì con un coltello da cucina la moglie. L'uomo aveva indossato la tuta da lavoro, guanti e - emerge solo in queste ore - aveva acceso un registratore per cercare di raccogliere di nascosto quella che credeva sarebbe stata la confessione della moglie.

Questa mattina il giudice ha sancito che il caso - vista l'imputazione per tentato omicidio - è di competenza del collegio e ha fissato la prossima udienza per fine febbraio.

Nel frattempo il legale dell'uomo, l'avvocato Massimiliano Dei, aveva presentato un ricorso al Tribunale di Riesame di Firenze chiedendo la scarcerazione. Lo scorso 25 gennaio, dopo un intenso dibattito, la corte ha annullato l'ordinanza di carcerazione per maltrattamenti, mantenendo però il divieto di avvicinarsi oltre 100 metri.

La difesa adesso sta valutando la possibilità di optare per un rito abbreviato o un patteggiamento. In questo modo anche i figli della coppia, entrambi minori, sarebbero sollevati dalla necessità di testimoniare in aula.

LA VICENDA

Erano le 7,30 del mattino quando l’uomo, un albanese, ha aggredito la moglie tra le mura domestiche, davanti ai figli minorenni (una ragazzina di 14 anni e un bambino di 6). Proprio la figlia, impaurita, ha chiamato carabinieri, scongiurando così che la situazione si facesse ancora più tragica. La donna era stata ferita dalla lama alle braccia. Soccorsa e dimessa subito dopo esser stata medicata, non è mai stata in pericolo di vita.

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