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Cronaca

Accoltella il collega, l'indagine interna del Comune e il mistero del movente. In cura dopo un'aggressione simile

Vanno avanti le indagini degli inquirenti per far luce sul movente della violenta aggressione. Il 59enne è in carcere, arrestato per tentato omicidio aggravato dalla premeditazione

Non ha detto una parola sui motivi che lo hanno spinto ad accoltellare il collega. Giovanni Sabbioni Polucci, custode 59enne dipendente dell'amministrazione comunale, è attualmente recluso presso il carcere di Arezzo, in arresto per tentato omicidio con l'aggravante della premeditazione. Il collega aggredito, Mario Mastrantone, suo capo ufficio, fortunatamente non è in pricolo di vita. Il fendente sferrato ieri mattina non ha reciso punti vitali. Il geometra, 47enne aretino,   ha riportato una ferita lacero contusa per la quale i medici hanno parlato di 20 giorni di prognosi. 

Gli inquirenti stanno indagando sulla vicenda e stanno cercando di chiarire il movente della violenta aggressione. Ma lo stato confusionale del 59enne non ha aiutato Squadra Mobile e Carabinieri a capire cosa lo abbia spinto ad agire così. 

Polucci negli anni Novanta è stato protagonista di un altro episodio di questo genere: aggredì con identiche modalità, il proprio capo negli spogliatoi del deposito di manutenzione del comune. Quella volta fu sostenuto che l’uomo fosse affetto da manie di persecuzione, gli gu riconosciuta l'infermità mentale e il tribunale decise per un periodo di internamento nell'ospedale psichiatrico giudiziario di Montelupo Fiorentino. Pare che in seguito all'agguato si sia curato e sia stato sottoposto a controlli periodici per verificare se potesse o meno continuare a lavorare. L'ultimo risalirebbe a poche settimane fa e il parere sarebbe stato positivo. Eppure nel tempo le condizioni psichiche dell'uomo sarebbero sempre rimaste difficili: nel 2008 aggredì il titolare di un bar di Saione con un cacciavite. 

Il Comune di Arezzo ieri con una nota ha spiegato che "in piena collaborazione con gli inquirenti, avvierà un’indagine interna per fare luce sulle dinamiche che hanno portato al folle gesto e adotterà i provvedimenti necessari". 

La violenta aggressione

La violenta aggressione è avvenuta ieri mattina: erano le 10,45 quando Polucci si è recato negli uffici di via Tagliamento. Ha raggiunto l'ufficio del geometra, Mario Mastrantone, gli ha chiesto di stampargli un documento e lo ha colpito con un coltello da cucina con la lama in ceramicamentre mentre era voltato di spalle.  E' stato raggiunto al collo - fortunatamente senza colpire punti vitali. Poi il 59enne è scappato abbandonando l'arma nell'ufficio. Alle 12,15 però si è presentato alla caserma dei Carabinieri per costituirsi. Ai militari è apparso confuso e non ha spiegato il perché di quel gesto. 

Adesso è accusato di tentato omicidio, proprio come 25 anni fa. 

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