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Cronaca Centro Storico / Piazza del Commissario, 1

"Nessuno ci ha mai detto che l'argon fosse pericoloso". Tragedia all'Archivio, parla il direttore Saviotti

E' durante l'incontro con il ministro Bonisoli che il direttore della struttura sottolinea come: "Noi abbiamo sempre fatto tutti i controlli necessari"

"I colleghi sono morti per questo: mancanza di informazione”.

Le parole sono quelle del direttore dell’Archivio di Stato, Claudio Saviotti che con voce rotta è intervenuto durate l’incontro con il ministro Alberto Bonisoli, tornato in visita in quello stesso luogo dove il 20 settembre persero la vita Piero Bruni e Filippo Bagni impiegati presso l’ente statale.

VIDEO - Le parole di Saviotti e Bonisoli

Una dura quanto amara considerazione che porta l’accento sulla necessità di una corretta formazione e consapevolezza dei rischi all’interno dei luoghi di lavoro, qualsiasi essi siano.

“Noi abbiamo eseguito tutto quello che ci è stato chiesto - ha continuato Saviotti - abbiamo fatto controlli, verifiche all’impianto. Abbiamo fatto tutto. Ma di fatto nessuno ha mai detto al nostro personale i rischi che correvamo stando a contatto con esso. E quindi i colleghi sono morti per questo: una mancanza di informazione”.

Una posizione condivisa dal Ministro che, a sua volta, ha sottolineano come in questa vicenda non esistono delle spiegazioni sufficienti e, allo stesso tempo, quanto sia importante iniziare a pensare che le istituzioni debbano farsi carico di promuovere l’importanza di corsi di formazione e preparazione sulla sicurezza.

Bonisoli ad Arezzo: "Stato troppo indulgente"

“Come Ministero abbiamo previsto circa 110 milioni di euro (fondi comunitari raccolti con urgenza dalla Ragioneria dello Stato) che saranno spalmati in 314 interventi in tutta Italia e in tutte le strutture come Archivi e biblioteche - spiega il ministro Alberto Bonisoli -  Anche se Arezzo non ne beneficerà perché, nonostante la tragedia, l'impianto è risultato perfettamente a norma e con tutte le certificazioni del caso. Ma questo è del tutto irrilevante perché non possiamo purtroppo cambiare il passato e cancellare quello che è successo. Dobbiamo essere noi, chi ha responsabilità di vertice, dell’importanza che ha partecipare a corsi di aggiornamento e formazione sulla sicurezza. Inoltre, non dovremo mai dimenticare quello che è successo ai colleghi e della tragedia avvenuta in questo luogo. Cercheremo delle formule visibili e significative per ricordarci di loro per sempre”.

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