rotate-mobile
Cronaca

Fine del processo Chimet dopo 9 anni: la Cassazione azzera ogni condanna

Si è concluso, dopo oltre 9 anni, il processo per reati ambientali a carico di Sergio Squarcialupi, presidente del Cda di Chimet. La Corte di Cassazione, nell’udienza di venerdì scorso a Roma, ha azzerato ogni condanna, sia penale che civile. Le...

Si è concluso, dopo oltre 9 anni, il processo per reati ambientali a carico di Sergio Squarcialupi, presidente del Cda di Chimet. La Corte di Cassazione, nell’udienza di venerdì scorso a Roma, ha azzerato ogni condanna, sia penale che civile. Le contestazioni rimaste in piedi dopo i primi due gradi di giudizio sono estinte per prescrizione.

Erano ben 27 i capi di imputazione contestati inizialmente, fra cui il disastro ambientale, l’organizzazione per traffico illecito di rifiuti, il falso ideologico.

Già in primo grado - riporta una nota dell'azienda - erano cadute le contestazioni più gravi; in particolare anche la Corte di Appello aveva confermato l’insussistenza del disastro ambientale. Era residuata una condanna per quattro violazioni di natura contravvenzionale.

La condanna, in questo caso, era stata quantificata in 1 anno e 4 mesi. Prescritto il reato del funzionario della Provincia di Arezzo patrizio Lucci, che era stato condannato a un anno per la concessione di autorizzazioni a Chimet senza Via (Valutazione di impatto ambientale).

Sui danni invocati dalle parti civili - continua la nota Chimet - che il Tribunale aveva ritenuto in primo grado inesistenti, la Corte d’Appello aveva adottato una sentenza di condanna, su cui Chimet, convinta che nessun danno fosse stato prodotto, aveva proposto impugnazione.

Ed è quindi arrivato il verdetto della Cassazione che "annulla senza rinvio la sentenza impugnata per essere i reati ascritti estinti per prescrizione e rinvia quanto alle statuizioni civili al giudice civile competente per valore in grado di appello".

A questo punto resta solo l’eventuale giudizio civile di Appello, in cui si discuterà se le parti civili costituite abbiano o meno sofferto dei danni.

Le contestazioni rimaste in piedi - commentano da Chimet - dopo i primi due gradi di giudizio sono estinte per prescrizione. Erano ben 27 i capi di imputazione contestati inizialmente, fra cui il disastro ambientale, l’organizzazione per traffico illecito di rifiuti, il falso ideologico. Già in primo grado – riporta una nota dell’azienda – erano cadute le contestazioni più gravi.

Foto: Sergio Squarcialupi

@MattiaCialini

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Fine del processo Chimet dopo 9 anni: la Cassazione azzera ogni condanna

ArezzoNotizie è in caricamento