Un tesoretto da utilizzare con trasparenza massima
La trasparenza del titolo non vuole assolutamente far pensare che il comune di Arezzo non sia trasparente nei suoi comportamenti, ma semplicemente che se è vero quello che asseriscono Romizi e Dringoli di Arezzo in Comune, e non c'è motivo di...
La trasparenza del titolo non vuole assolutamente far pensare che il comune di Arezzo non sia trasparente nei suoi comportamenti, ma semplicemente che se è vero quello che asseriscono Romizi e Dringoli di Arezzo in Comune, e non c'è motivo di dubitarne vista l'autorevolezza storica delle loro voci, sarà bene che l'amministrazione ci ragioni sopra e renda pubbliche le intenzioni di utilizzo di una somma quasi piovuta dal cielo e considerevole come 3 700 000 euro.
I due esponenti dell'opposizione indicano nelle frazioni e nelle periferie cittadine gli ambiti di utilizzo migliori, ma nulla vieta, viste le molte voci poco dotate di liquidi con cui il comune ha a che fare, che duecentomila euro vengano destinate per esempio alle attività culturali...
Complimenti, comunque, a chi ha gestito bene i soldi del PIUSS, a differenza di quello che è accaduto altrove.