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Quando ad Arezzo si disputavano davvero le Olimpiadi

C'è stato un tempo in cui ad Arezzo si sono disputate le Olimpiadi; della gioventù, ma pur sempre Olimpiadi. Le organizzava intorno al 1970 la parrocchia dell'Orciolaia, dove il Deus ex machina era Don Sergio Bernardoni (poi missionario in Brasile...

C'è stato un tempo in cui ad Arezzo si sono disputate le Olimpiadi; della gioventù, ma pur sempre Olimpiadi. Le organizzava intorno al 1970 la parrocchia dell'Orciolaia, dove il Deus ex machina era Don Sergio Bernardoni (poi missionario in Brasile, oggi chissà). La mia partecipazione personale si è limitata alle ultime edizione e al gioco delle bocce, ma ho un fratello di cinque anni più vecchio che le ha vissute negli anni d'oro, così qualcosa posso ancora raccontare. Partecipavano alcune parrocchie aretine tra le quali ricordo Saione, San Giuseppe Artigiano (Area di via della Chimera), il Sacro Cuore (Giotto), Pescaiola e l'organizzatrice Orciolaia. Le discipline sportive erano il calcio (le partite si giocavano a Pratantico), il Ping Pong, varie gare di atletica (che si svolgevano al vecchio Campo Scuola di via Fiorentina, la pallacanestro, la pallavolo, la corsa campestre e così via.

I ragazzi delle varie parrocchie (dei quartieri cittadini) si preparavano per le gare e la vittoria era particolarmente ambita. Ricordo che la parrocchia con più medaglie era in genere quella di Saione (una specie di Stati Uniti delle Olimpiadi dei grandi) e che ogni specialità aveva i suoi "campioni" riconosciuti. Nel calcio, per esempio, Giampiero Innocenti (Orciolaia) era forse il migliore, mentre nella pallacanestro nessuono superava il veloce Guccione (Saione?) o il gigante Pecori (San Giuseppe Artigiano).

Nel ping pong primeggiavano alla grande lo Spadini e il Baldi (poi mezzala dell'Arezzo del calcio, anche in B). Mio fratello Massimo Brunacci (Orciolaia, oggi insegnante di religione al Liceo Classico) era un buon centravanti di rapina (che poi giocò nella gloriosa società, oggi scomparsa, del San Domenico) e un velocista in erba, vincitore anche della gara degli 80 metri piani (aveva un record molto simile a quello del mondiale dei 100 metri, intorno ai 9 secondi e 9 decimi), una delle gare più seguite al Campo Scuola insieme al salto in alto e in lungo, al getto del peso, ai 400metri piani (spezza gambe) e qualche altra disciplina che non ricordo.

la corsa campestre si correva all'Orciolaia, tra la chiesa, il vecchio borgo che dà il nome al quartiere e le ex fornaci Bisaccioni.

Erano anni nei quali le parrocchie erano protagoniste nel formare i giovani e nei quali si giocava molto per strada, entrambe cose oggi in disuso...

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