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Lunedì, 29 Aprile 2024
Non solo Fisco

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A cura di Enrica Cherici

Aretina d.o.c.g., giornalista con la passione amaranto. Mamma consapevole, moglie. Dalla tv al web il passo non è stato breve, ma la telecamera l'ho portata con me.

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Green pass al lavoro: le regole e le sanzioni. Esenti gli avvocati che entrano in Tribunale

La nuova puntata di #NonSoloFisco organizzata in collaborazione con l'Ordine dei dottori commercialisti della provincia di Arezzo

Mancano sempre meno giorni al 15 di ottobre, quando il green pass diventerà obbligatorio in ogni luogo di lavoro. "Per le aziende anche piccole è una corsa conto il tempo per adeguarsi ed essere pronti a fare controlli, anche perché oltre alle sanzioni per i lavoratori che non rispettano la normativa o eludono le verifiche, ce ne sono alcune anche per i datori di lavoro." A spiegare il particolare momento è Giovanni Grazzini nella nuova puntata di #NonSoloFisco realizzata proprio in collaborazione con l'Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili della provincia di Arezzo dche presiede. Ma andiamo con ordine:

Dal 15 ottobre prossimo entra in vigore l'estensione dell'obbligo del green pass per tutti coloro che svolgono una prestazione lavorativa nel settore pubblico, nel privato, come lavoratori autonomi, come liberi professionisti o consulenti, come volontari, come partite iva in genere (ditte individuali). In tutti questi casi, per l'accesso a qualunque luogo di lavoro è richiesto il green pass. A questa prima regola seguono per il momento due eccezioni che riguardano due categorie che hanno l'esenzione e cioè i soggetti esclusi dalla vaccinazione per disposizione medica e gli avvocati per l'accesso in tribunale e questo nonostante che la categoria fosse stata tra le prime autorizzate in Toscana per accedere alla campagna vaccinale.

La scadenza di questo obbligo è per il momento fissata al 31/12/2021, stessa data in cui scade lo stato di emergenza nazionale legata al Covid-19. Per verificare la valididtà del green pass è stata implementata un'app di verifica, la C19. Il controllo avviene al momento dell'ingresso nel luogo di lavoro. Per questo entro il 16 ottobre il datore di lavoro deve organizzarsi per i controlli (sia in accesso che a campione) definendo le modalità operative in base a procedura scritta e i soggetti preposti ai controlli con delega scritta.

Le conseguenze del mancato possesso del green pass

Chi si presenta senza green pass al lavoro sarà considerato assente ingiustificato ma ad esso non saranno imputate sanzioni disciplinari e conserverà il posto di lavoro. Sarà invitato a lasciare l’azienda e sarà subito sospeso dalla retribuzione fino a che non tornerà con il green pass (es. tampone 72 ore). Le aziende fino a 15 dipendenti, dopo il 5° giorno di assenza, potranno sostituire il lavoratore assente per 10 giorni prorogabili per una sola volta e non oltre il 31/12/2021.

Se il lavoratore accede al posto di lavoro senza green pass o con un falso

Se, ad esempio, il dipendente entra da una porta secondaria eludendo i controlli, o viene sorpreso durante un controllo a campione (qualora i controlli in accesso non fossero possibili per praticità) o il software evidenzia una falsificazione del green pass, scatta la sanzione a cura del prefetto a cui vanno indirizzate le segnalazioni: la sanzione amministrativa va da 600 a 1.500 euro, a questo può aggiungersi anche una sanzione disciplinare.

Sanzioni per il datore di lavoro

Se il datori di lavoro non non fa controlli o non si organizza per farli adeguatamente può incorrere in una sanzione da 400 a 1.000 euro irrogata dal prefetto; sono tenuti ai controlli anche i privati cittadini, le no profit e a domicilio ad esempio la colf. Non si è tenuti a controllare invece l'artigiano che viene a fare un lavoro a casa. 

Le criticità

Sulla normativa del green pass restano ancora delle questioni aperte e delle evidenti criticità. Innanzitutto l’attività di verifica del green pass non può essere annotata in registri in quanto è fatto divieto di raccogliere dati di qualsiasi natura dell’intestatario: pertanto, ad oggi, è necessario fare le verifiche ogni giorno. Per quanto riguarda i dipendenti fuori sede le verifiche spettano comunque al datore di lavoro ma anche alle aziende presso cui si reca il dipendente per lavoro. Resta il problema della scadenza dei 10 giorni più 10 di sostituzione di un lavoratore per le piccole aziende.

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