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Redazione

Nicastro duro con gli amministratori della vecchia Banca Etruria e intanto l'arbitrato di Cantone...

Ci pare il caso di sottolineare due passaggi dell'intervista rilasciata a 2next (programma televisivo di Rai 2) da Nicastro, presidente della nuove (quanto provvisorie) banche sorte dalle ceneri di quelle sostanzialmente saltate, più che salvate...

Ci pare il caso di sottolineare due passaggi dell'intervista rilasciata a 2next (programma televisivo di Rai 2) da Nicastro, presidente della nuove (quanto provvisorie) banche sorte dalle ceneri di quelle sostanzialmente saltate, più che salvate, il 22 novembre scorso. Nicastro ha detto che il crac degli istituti di credito è stato solo in parte frutto della crisi e che le responsabilità individuali di chi le ha amministrate secondo lui sono "precise". Da sottolineare che il neo presidente nella sua intervista ha pensato bene (o male?) di precisare che Consob e Banca d'Italia non hanno avuto responsabilità nei dissesti.

In secondo luogo Nicastro ha tenuto a dire che chi comprerà le nuove banche "ben capitalizzate e libere da sofferenze", non potrà farlo pensando di separarle dal territorio sul quale hanno operato (le vecchie) e operano (le nuove); pena l'aver buttato via i loro denari.

In questo secondo caso ci piacerebbe avere le certezze di Nicastro, ma a occhio e croce è difficile che un acquirente, magari straniero, possa essere interessato al territorio più delle banche che sul territorio operano anche in questo momento (e che non sono poche). Quel che è stata Banca Etruria per Arezzo e dintorni sarà molto difficile da riprodurre, anche perché non manca solo la banca, ma pure i clienti di un tempo.

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Raffaele Cantone, arbitro garante dei rimborsi ai truffati per conto del Governo, ribadisce un giorno sì e l'altro pure (l'ultima volta ieri l'altro ai rappresentanti del CODACONS) che "coloro che dimostreranno di essere stati imbrogliati verranno certamente rimborsati". Dietro questa frase, però, sembra nascondersi il rischio che la grande maggioranza dei piccoli investitori rimanga a bocca asciutta. E' difficile, infatti, immaginare che chi ha fatto firmare i moduli in banca non abbia agito "formalmente" in modo corretto... "Cara signora, faccia due firme qui e i suoi investimenti aumenteranno la loro resa...". Ho idea che la "cara signora" del mio esempio oggi non potrà riuscire a dimostrare di essere stata raggirata e i soldi di Cantone li vedrà probabilmente in mano a (pochi) altri...

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