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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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A cura di Enrico Meacci

Nato ad Arezzo nel 1972 è laureato in giurisprudenza, avvocato, funzionario pubblico. Da sempre grande appassionato di automobilismo e di automobili. Membro del ruolo dei Periti e degli Esperti della Camera di Commercio di Arezzo per autoveicoli ed autocarri.

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Parcheggiare in doppia fila è reato a meno che...

Può configurarsi il reato di interruzione di pubblico servizio che può costare fino ad un anno di carcere. Eppure ci sono dei casi particolari in cui parcheggiare in doppia fila potrebbe essere consentito

Automobilisti indisciplinati siete avvisati. Da ora in avanti non potete più praticare la sosta selvaggia.
La Procura di Roma ha iniziato a contestare ai furbetti della sosta il reato di interruzione di pubblico servizio (articolo 340 del codice penale) e ha mandato a processo quegli automobilisti che avevano parcheggiato in modo “disinvolto” la propria automobile in doppia fila per le vie della capitale, in modo tale da bloccare la circolazione di autobus e tram causandone il blocco per almeno trenta minuti.
Gli automobilisti-imputati rischiano ora una condanna pesante: fino a un anno di carcere.

"Le verifiche – hanno specificato gli inquirenti – riguardano in genere le 'doppie file' e hanno preso avvio dalle numerose segnalazioni inviate dall’azienda del trasporto pubblico capitolino alla Procura".

E’ la prima volta che una Procura procede in questo senso nei confronti degli automobilisti irrispettosi del codice della strada e del buon senso. Siamo sicuri che questo nuovo orientamento sarà destinato a fare da apripista anche in altre città oltre Roma.
Tutti avvisati quindi. Attenzione dunque a dove lasciate la vostra auto o la vostra moto, perché la stessa regola ovviamente vale anche per i motociclisti. 

Tuttavia siamo in Italia e quindi per ogni legge c’è sempre la sua eccezione. Ecco quindi che se da un lato la sosta selvaggia è vietata, dall’altro  ci sono dei casi in cui il parcheggio in doppia fila è consentito. Lo stabilisce l’articolo 54 del Codice Penale: “Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé o altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo”.
Potrebbe essere consentita la doppia fila, quindi (il condizionale è d’obbligo) per l’acquisto di farmaci salvavita oppure per prestare soccorso a un familiare che ha chiesto aiuto anche ad esempio con una telefonata o ancora se si va al pronto soccorso per essere urgentemente medicati. Attenzione però a non fare i furbi: in ballo c’è molto di più della vostra patente di guida.
Questa volta chi sbaglia viene spedito in tribunale. A buon intenditor…

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