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Libriamoci

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A cura di Gabriele Grazi, Paolo Borghesi e Francesco Bartolini

Trama avvincente, filosofia, risate a palate. Perché dovete leggere "La gang del pensiero"

Eddie e Hubert sono una vera e propria coppia comica, pur se rapinatori, tanto da farci parteggiare per le loro follie e i loro tragicomici errori

Recensione “la Gang del Pensiero” di Tibor Fischer edizione Marcos y Marcos.

Eddie Coffin è un filosofo alcolizzato, donnaiolo e con un passato alle spalle degno di una soap, dal bordello che ha gestito ad Amsterdam alle mille peripezie inglesi. Ad un certo punto i guai iniziano a diventare insostenibili anche per lui, soprattutto perché è naturalmente incline a farsi arrestare con un vestiario diciamo adamitico, ovvero nudo come un verme, e così decide di rifugiarsi in Francia. Qui però i piani non vanno come pensati, anche perché non c’è un piano ma una ricerca dell’ottundimento. Ma la vita gli regala un’altra occasione sotto le spoglie di Hubert, rapinatore dall’animo romantico e dal corpo devastato da mille protesi. E’ chiaro che tra i due non può che scattare un amore a prima vista e un piano folle e al contempo geniale: diventare rapinatori di banca con il metodo zetetico. Si tratta di un adattamento a loro modo di un indirizzo dei filosofi scettici volto ad indagare la ricerca della verità e derivante dall’antica Grecia.

Perché si rapineranno molte banche con colpi talmente insensati ed improvvisati da divenire leggenda e quindi saranno imprendibili per la polizia, ma ogni volta non si perderà mai la possibilità di indagare l’animo umano, anche perché le persone messe alle strette, come nel caso di una rapina, tendono a gettare la maschera che portano ogni giorno e forse mostrano più facilmente il loro vero carattere permettendo così un confronto degno dei migliori dialoghi socratici. Ovviamente, l’ironia abbonda in ogni dove. Sentite un po': “Avere in mano una pistola è come essere dalla parte giusta in un dialogo socratico”. Oppure “Fuori i soldi! Ha intimato con ammirevole concisione, una qualità che manca, secondo me, alla filosofia moderna”. O ancora: “Hubert si è sistemato la chioma, si è infilato gli occhiali da sole e si è rimirato nello specchietto retrovisore. - Questo è l’lluminismo, e che cazzo!”. Per me è un libro scritto in stato di grazia, sublime.

Eddie e Hubert sono una vera e propria coppia comica come Gianni e Pinotto o Stanlio e Ollio, tanto da farci parteggiare per le loro follie e i loro tragicomici errori. E non vi spaventate se non avete studiato filosofia, troverete compendi strepitosi di alcune delle migliori idee sul mercato: dal migliore dei mondi possibile all’estetica del corpo, rilasciati in un bar di periferia o nelle lunghe e noiose file in attesa alla cassa. Fino al colpo dei colpi, dove non si può più attendere, in ballo c’è il sancta sanctorum di ogni filosofia, la dicotomica strada tra la morte e l’immortalità.

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