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Lettori Selvaggi

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A cura di Elena Giacomin

Centro Storico

Noi siamo qui: dritte per vivere sul Pianeta Terra. Un libro senza tempo

#LettoriSelvaggi è una rubrica sui libri per i più piccoli curata da Elena Giacomin, libreria La casa sull’Albero

Noi siamo qui: dritte per vivere sul Pianeta Terra, Oliver Jeffers, Zoolibri

Domenica prossima, 11 novembre, ore 17, al Teatro Mecenate, riparte la rassegna Altre Danze_Portiamo i ragazzi a teatro! promossa dall'Associazione Sosta Palmizi.

L'avvio della stagione è affidato a Costellazioni. Pronti, partenza…spazio!, un viaggio fantasioso e giocoso che parte dalla Terra per spingersi verso le stelle, una produzione per bambini dai 5 anni in su nata dall’incontro tra Giorgio Rossi e I Nuovi Scalzi. Fra pianeti e corpi celesti in scena la danza delle costellazioni: punti luminosi nel cielo, punti di vista differenti uniti nello sguardo di chi li osserva. Uno spettacolo che esplora la relatività, le dimensioni del tempo e dello spazio, le qualità della materia, i movimenti dei corpi, la luce. Un invito a vedere oltre i limiti dello sguardo, sapendo che la Terra e tutti noi facciamo parte del grande Spettacolo dell'Universo e che è importante averne cura.

Ed anche per quest'anno si rinnova la collaborazione della libreria con Sosta Palmizi nell'ottica di far dialogare la letteratura per l’infanzia con il teatrodanza e sabato prossimo 10  novembre alle ore 16 assisteremo a un incontro performativo con i protagonisti di Costellazioni che partirà dalla libreria per dipanarsi  nelle vie del centro della città.

Sono tanti i libri per ragazzi, di taglio divulgativo e poetico dedicati alla scoperta del cielo, pensiamo a Margherita Hack, Lucy e Stephen Hawking, Samanta Cristoforetti che, muovendo da professionalità e punti di vista differenti,  hanno raccontato i segreti del mondo celeste ai più piccoli.

Da qualche giorno sono in libreria anche due romanzi dedicati al primo uomo sulla luna. La notte della luna di Guido Quarzo ed Anna Vivarelli, edizioni El, ambientato alla fine degli anni Sessanta. I viaggi nello spazio riempiono l’immaginazione di un gruppo di amici, che ogni pomeriggio giocano nel cortile. E lì si snoda la loro infanzia, emergono le diverse personalità e, piano piano, ognuno di loro cresce. Fino a quella notte di luglio del 1969, quando l’uomo mise piede sulla Luna.

Quando la luna ero io di Luigi Garlando, Solferino edizioni, ripercorre, con straordinaria ricchezza di dettagli storici e scientifici e un ritmo incalzante, l’evento che cambiò il posto dell’uomo nel cosmo e ci restituisce intatto, nello sguardo dei ragazzi di allora, il senso di scoperta e di speranza che segnò un’epoca intera.

Nell'ambito degli illustrati sono sugli scaffali Guillaume Duprat con Universi. Dai mondi greci ai Multiversi, che racconta le diverse concezioni dell’Universo che si sono susseguite nella storia fino alle ipotesi degli scienziati contemporanei e poi C’era una volta una stella, Lapis edizioni, un albo illustrato in rima dedicato al Sole, la nostra stella.

Tutti testi che conducono bambini e ragazzi alla scoperta dell'Universo che abitiamo.

E per i piccolissimi, Oliver Jeffers, pluripremiato autore statunitense, ci regala un libro di benvenuto, una serie di indicazioni per vivere sul Pianeta Terra, delle riflessioni, degli  appunti che  hanno accompagnato la venuta al mondo di suo figlio Harland. Dal sistema solare, alla composizione del Pianeta Terra, le stelle le costellazioni e i pianeti. E poi sulla Terra ci sono le persone, persone che hanno un corpo, che hanno bisogno di mangiare, bere, di stare al caldo. Jeffers con un linguaggio semplice e diretto racconta al suo bambino tutto quello che c'è da sapere sul mondo, informazioni scientifiche e valoriali,  ponendo l'accento sul fatto che anche se siamo differenti, siamo tutti persone e che abbiamo il dovere di prenderci cura del nostro Pianeta Terra.

In conclusione una citazione del Dr Sally Ride, Astronauta e Fisico, a cui affidiamo anche la chiusura del nostro articolo.

"Guardare indietro e vedere il tuo pianeta come tale è un'esperienza davvero incredibile. Si tratta di una prospettiva del tutto diversa e ti fa apprezzare, davvero, quanto la nostra esistenza sia fragile". 

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