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Lettori Selvaggi

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A cura di Elena Giacomin

laureata in Lettere e filosofia, indirizzo Storia dell’arte, si occupa dal 2006 di progetti interculturali e di educazione alla cittadinanza rivolti a bambini e ragazzi in collaborazione con associazioni, scuole ed enti pubblici. Nel 2013, assieme ad Anna e Barbara, ha aperto ad Arezzo la libreria specializzata per bambini e ragazzi La Casa sull’albero, di cui coordina i progetti formativi e di promozione alla lettura

Lettori Selvaggi Centro Storico / Via San Francesco

Lascia il segno. Il piacere di scrivere a mano per sé e per gli altri. Un libro e un'artista da scoprire

#LettoriSelvaggi è una rubrica sui libri per i più piccoli curata da Elena Giacomin, libreria La casa sull’Albero

Lascia il segno. Il piacere di scrivere a mano per sé e per gli altri, Monica Dengo, Terre di Mezzo

“Lascia il segno è un manuale dedicato a chi crede di avere una brutta scrittura, a chi non scrive mai o solo ogni tanto, a chi non immagina che possa essere divertente e creativo”.

Con queste parole Monica Dengo presenta il suo Lascia il segno. Il piacere di scrivere a mano per sé e per gli altri, un libro, ma anche un manuale, utile a riscoprire il potenziale di una pratica manuale all’origine del nostro bisogno di espressione.

Scrivere a mano è un gesto antico che potrebbe sembrare obsoleto nell’era della nostra contemporaneità, ma per fortuna non è così. In ambito scolastico i bambini continuano ad essere stimolati a cimentarsi con la scrittura a mano e tra molti adulti, in controtendenza con quello che si potrebbe pensare, è diffuso l’utilizzo di taccuini, moleskine, sketchbook che mescolano segni grafici di vario tipo a disegni, schizzi, illustrazioni.

Leggendo notizie sul web si scopre, infatti, che l'arte della calligrafia sta vivendo un nuovo boom, quasi come se il digitale stesse dando una mano alla diffusione di questa pratica.

La scrittura, si legge nel manuale, è qualcosa di più della trascrizione grafica della lingua, è anche occasione di espressione personale che lascia spazio all’errore, da cui spesso nascono interessanti soluzioni creative.

In punta di pennello Monica Dengo ci guida alla scoperta dei fondamenti della scrittura, ci ricorda l’invenzione dell' italica che dobbiamo a Niccolò Niccoli, umanista toscano vissuto tra il 1330 e il 1400, amico di Poggio Bracciolini, ci racconta della rivoluzione della scrittura a caratteri mobili di Gutenberg e del corsivo italico tipografico commissionato da Aldo Manuzio allo stampatore Francesco Griffo.

Le possibilità comunicative della scrittura sono molteplici, dipende dalla forma che decideremo di dare alle lettere, da come le disporremo nello spazio della pagina bianca, da che tipo di segno metteremo a punto.

Per scrivere a mano è necessario esercitarsi, è dalla pratica che si passa al gesto libero, consapevole e originale fino ad arrivare a sperimentare modalità inedite come la scrittura illeggibile che “serve a farci concentrare maggiormente sulla nostra esperienza personale”. Per affrontarla è necessario vivere a pieno il legame con il corpo “consapevoli che il foglio è lo spazio in cui ci muoviamo. E’ a quel punto che la scrittura diventa una danza”.

Monica Dengo è artista, designer, calligrafa. Dal 1993 al 2003 ha vissuto, studiato ed insegnato a San Francisco. Oggi si divide tra la Toscana e il Veneto, dove collabora con la Fondazione dei Musei Civici Veneziani. Cura da anni un progetto didattico “Scrittura Corsiva” che ha l’obbiettivo di rendere semplice e naturale l’apprendimento del corsivo italico nella scuola primaria, con un approccio ludico-artistico che pone grande attenzione a tutte le componenti dell’attività grafico-motoria.

Consigliamo una visita al sito dell’autrice www.monicadengo.com, ricco di immagini che ci danno la misura dello spessore che ha il lavoro e la ricerca che Monica conduce nel campo delle arti visive.

L’autrice sarà in libreria venerdì 2 marzo alle ore 18 per un incontro rivolto a bambini, genitori ed insegnanti all’insegna dell’esperienza creativa. Ci darà delle dimostrazioni dal vivo della sua arte invitando anche il pubblico ad utilizzare fogli e pennarelli per sperimentare sotto la sua guida.

Non ci resta che condividere con i nostri lettori l'augurio che leggiamo sul manuale di Monica, ovvero, “buona scrittura a tutti gli esploratori e nomadi del foglio bianco”.

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