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Redazione

l'estate aretina degli eventi si avvia al finale

Ora tutto si ferma o quasi, dunque. Dopo le serate di Back in Time e lo spostamento di data dei concerti previsti nei prossimi giorni presso l'Anfiteatro Romano per il Festival Mecenate, Arezzo si appresta ad affrontare un periodo di vacanza anche...

Ora tutto si ferma o quasi, dunque. Dopo le serate di Back in Time e lo spostamento di data dei concerti previsti nei prossimi giorni presso l'Anfiteatro Romano per il Festival Mecenate, Arezzo si appresta ad affrontare un periodo di vacanza anche per quanto riguarda le manifestazioni di contorno.

Torneremo a vivere l'ebrezza del ritrovarsi in migliaia in centro con le prossime due date (quella straordinaria del 27 agosto e la "classica" del 4 settembre) della Giostra del Saracino e, prima, con i festeggiamenti religiosi e i fuochi artificiali dedicati a San Donato.

Al di là delle lacune di Back in Time, che comunque alla sua prima edizione ha ottenuto un grosso successo di pubblico e proposto qualche incontro affascinante e istruttivo (presso il Museo Mecenate, per esempio), quello che si è potuto riscontrare è che Arezzo non è una città morta come qualcuno sostiene. C'è stata, e c'è da scommettere che ci sarà per tutta l'estate, una buona presenza di turisti stranieri (sopratutto provenienti dal nord Europa) e nonostante la scarsa partecipazione dell'amministrazione comunale (povera e concentrata su Back in Time) si è riscontrata una piacevole vivacità delle varie realtà culturali aretine che hanno comunque prodotto piccole manifestazioni interessanti e godibili.

Fra queste una segnalazione speciale la merita certamente il Passioni Festival, che dopo qualche anno di rodaggio, ha oggi trovato una sede ideale (quella della sottoutilizzata Arena Eden, davvero suggestiva) e un calendario di incontri di tutto rispetto. Crescerà ancora, c'è da scommetterci.

Molte altre sono state poi le iniziative dedicate alla musica e importante l'occasione di incontro con la città dei ragazzi di Oberlin e dell'Università dell'Oklahoma, che tra l'altro ha trovato una sede aretina davvero all'altezza.

Arezzo è viva e quando si muove attrae parecchie migliaia di persone in più rispetto a Cortona, per esempio, il cui Mix Festival, affiancato da Cortona on The Move, costituisce un successo e ha un'anima e una qualità che ancora le manifestazioni aretine faticano a trovare; ma la cittadina della val di Chiana attrae in tutto diecimila spettatori a essere ottimisti (con le casse vuote di questi tempi magri sono lontani i tempi del concerto di Jovanotti in piazza Signorelli), mentre in città affluiscono parecchie decine di migliaia di visitatori durante Back in Time e non solo.

E' ovvio che diecimila persone a Cortona si vedono quanto centomila ad Arezzo, ma la differenza di numeri è notevole in favore del capoluogo, non c'è dubbio.

Ora la scommessa è salire con la qualità mantenendo la popolarità, perché Arezzo può e deve farlo con il contributo di tutti.

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