I sindacalisti che in questi giorni minacciano (molto seriamente) scioperi del personale infermieristico nella ex USL8 aretina, non fanno altro che raccogliere il disagio che vivono in corsia gli infermieri. Quando si parla di numeri spropositati per quanto concerne la carenza di personale (169 unità nel solo territorio aretino) è come se si dicesse che chi lavora lo fa con turni ravvicinati e faticosissimi, ma che nonostante questo non riesce a garantire l'assistenza ospedaliera che si ritiene dovuta in uno stato civile tra i più ricchi del mondo (Eh sì, ogni tanto merita ricordarlo). Ma quando si parla di carenza grave del numero degli infermieri e degli OSS, si parla anche di pazienti dimessi alla velocità della luce...

Con uscite o comunicati stampa emessi a intervalli più o meno regolari, il buon Desideri ci racconta la favola del "tutto va bene, i servizi sono garantiti e anzi migliorati."

Ma la realtà è diversa e pare essere più simile a un degrado costante delle condizioni di lavoro degli operatori con inevitabile e conseguente carenza di attenzioni verso i ricoverati.

Ne riparleremo, magari con Desideri stesso...