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Gli azzurri e gli europei che iniziano in questi giorni

Da alcuni tornei internazionali l'Italia non riesce a primeggiare. L'ultimo successo eclatante risale a dieci anni fa, quando gli azzurri di Lippi trionfarono inattesi al mondiale tedesco. La nostra nazionale di calcio è comunque l'attuale vice...

Da alcuni tornei internazionali l'Italia non riesce a primeggiare. L'ultimo successo eclatante risale a dieci anni fa, quando gli azzurri di Lippi trionfarono inattesi al mondiale tedesco. La nostra nazionale di calcio è comunque l'attuale vice campionessa d'Europa. In questi campionati europei partiamo in terza fila, alle spalle dei padroni di casa francesi, della Germania, della Spagna e del Belgio. E proprio il Belgio, dalla cintura in su imbottito di talenti come non mai, affronteremo alla prima partita di lunedì 13 giugno.

Senza essere scaramantici o citare precedenti, cosa che lascia il tempo che trova, bisogna prendere atto che l'Italia di Conte non ha tra le sue file pezzi da novanta (milioni), ma non è detto che questo sia necessariamente uno svantaggio e nemmeno che a fine torneo non ce ne possa essere qualcuno anche tra gli azzurri.

In realtà disponiamo della miglior difesa del torneo, un reparto davvero fortissimo dove i vari Buffon (primo fuoriclasse), Bonucci (secondo fuoriclasse), Chiellini e Barzagli, tutti in buona forma, se ben protetti appaiono davvero difficili da bucare. Gli infortuni ci hanno privato di quelli che ritenevamo i migliori pezzi del centrocampo (Verratti e Marchisio), ma il reparto può comunque contare su un redivivo De Rossi (un fuoriclasse, quando sta bene) e un paio di motorini di qualità come Giaccherini (l'aretino) e Parolo (o chi per lui). Ci sono poi gli esterni, di centrocampo o di attacco che dir si voglia, che sono certo elementi di assoluto valore e in esubero, in modo da poterli sostituire senza problemi nel corso degli incontri (visto il dispendio di energie che pretende il loro ruolo). El Sharawy, Candreva, Darmian e De Sciglio se in forma, e sono in forma, non sono bruscolini.

L'attacco in partenza non è uno dei più forti, ma sappiamo tutti, noi che seguiamo il calcio, che per sbloccare una buona punta e farla diventare un campione a volte basta poco. Le potenzialità di Zaza e Insigne sono di certo importantissime, ma anche la sicurezza Pellè e l'ex grande Eder (se risorgesse quello della Sampdoria?) non sono proprio dei Brocchi. E l'impegno e l'esuberanza fisica di Immobile sono da trascurare? No di certo.

Non siamo i favoriti, e nemmeno i più forti, ma le difese di Belgio e Francia sono perforabili...

FOTO: direttamente dal museo del calcio di Coverciano, le magliette di Pirlo e Buffon indossate all'ultimo Europeo, edizione in cui abbiamo ceduto al solo strapotere della Spagna. Sarebbe bello tornare a disputare una finale, anche perché questo torneo lo abbiamo vinto una sola volta nel lontano 1968...

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