La protesta degli investitori truffati dalla vecchia Banca Etruria si è spostata ieri a Laterina, laddove abita la famiglia Boschi, e più di qualcuno ha chiesto le dimissioni del ministro Maria Elena. Lei naturalmente ha risposto che non si dimetterà, e non vedo come avrebbe potuto dire altro. Da quando in qua un ministro si dimette per le eventuali colpe del padre? O da quando in qua lo fa per le scelte di un Governo che nel caso specifico è del tutto esagerato pensare che abbia potuto guidare?

Delle due l'una, infatti, o si considera la Boschi una figlia politica di Renzi e per questo la si indica come uno dei suoi portavoce non ufficiali, oppure si abbia il coraggio di dire che è lei il vero regista del film renziano di questi anni (che non sarà da oscar, ma meriterebbe certo un'uscita in sala...). Sinceramente la seconda ipotesi pare assai forzata e quindi non comprendo perché si continui a battere su quel tasto cercando responsabilità che se ci sono (e probabilmente ci sono) riguardano il padre di Maria Elena.

Il sospetto che lo si faccia solo per tenere alta l'attenzione sulla questione Banca Etruria a livello nazionale e governativo è forte.

Ci sono di certo altri paesi e città che meriterebbero manifestazioni sotto le case di presidenti o direttori generali che certamente qualche responsabilità ben più grave in merito alla questione ce l'hanno, ma non sarebbero proteste capaci di smuovere i media nazionali e allora si insiste sulla famiglia Boschi.

Tra i responsabili da contestare ci sarebbe poi la guida della Banca d'Italia, che cerca di tirarsi fuori da una gestione che negli ultimi anni l'ha certamente vista tra i protagonisti del fattaccio, ma il soggetto è difficile da afferrare. E' certo più facile concentrarsi su Laterina, che come si sa è al centro dello scandalo...