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Lunedì, 29 Aprile 2024
Arezzo costume e società

Arezzo costume e società

A cura di Gianni Brunacci

BLOG | La Lega ad Arezzo (e anche altrove)

In provincia gli iscritti al carroccio sono sempre di meno, ma in generale le vele non sono propriamente gonfie. Governare o sbraitare in piazza? Questo il dilemma di Salvini

Regredisce, la Lega, e questo si porta dietro malumori mal celati. In provincia di Arezzo gli iscritti al carroccio sono sempre di meno, ma anche altrove le vele non sono propriamente gonfie.

C’è un problema chiaro da risolvere per Salvini e soci, e si chiama Governo. Governare o sbraitare in piazza? Questo è il dilemma. Urlare è facile, governare molto meno, così Salvini cerca di far convivere le due cose rimanendo quasi sempre sconfitto sul piano del fare.

La tattica scelta è quella dell’annuncio che non avrà seguito. Non può avere seguito, perché si basa sul nulla, sulle sabbie mobili. Le tasse non si possono abbassare, pena debito italiano incontrollabile; lo stesso vale per la Fornero. La Lega ha trattato la professoressa come una belva feroce, ma non riesce a modificare/sostituire il suo modello pensionistico. Non ci sono ancora una volta i soldi per farlo.

Non parliamo del ponte sullo stretto di Messina, un miraggio irrealizzabile cui il Governo non dice completamente no solo per non rompere con la Lega.

E l’Europa? L’Europa era Belzebù quando la Lega era fuori dal Governo, ma l’Italia dipende completamente dall’Europa; l’Italia è sostanzialmente governata dall’Europa. E allora ecco che Salvini si fa europeista, sia pure con dei distinguo che tuttavia non lasciano il segno.

La Lega può sopravvivere nel panorama politico italiano solo se si fa portatrice delle proteste di pancia dei cittadini; quelle buttate lì un tanto al chilo, spesso superficialmente, per apparire genuini.

E con gli immigrati? Anche lì non si può fare niente senza Europa, sarà bene prenderne atto.

Un quadro così lascia poche vie d’uscita a chi vorrebbe liberarsi genericamente dei lacci, e i mal di pancia interni si moltiplicano, ancor di più in provincia di Arezzo, dove il segretario locale Gianfranco Vecchi decide in proprio come Salvini a livello nazionale e Mario Agnelli punta a divenire il prossimo sindaco di Arezzo, evitando di confondersi troppo con le beghe di partito, che alla fine è anche suo, ma da poco.

Staremo a vedere, ma i tempi per i verdi del carroccio non possono essere buoni. Dice: “ma se sono al Governo!”; già, proprio per quello…

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