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Arezzo costume e società

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A cura di Gianni Brunacci

Arezzo - Recinzioni dei cantieri infiniti e… finiti

L'opinione di Gianni Brunacci

Ad Arezzo da qualche anno i cantieri pubblici non finiscono oppure se finiscono, lo fanno con la rete rossa di recinzione ben presente.

Non c’è motivo di tenerla lì, eppure è quasi come se agli amministratori piacesse. La famigerata rete di cantiere, arancio/rossa per sicurezza e riconoscibilità, è ancora presente alla Fortezza Medicea, dove un bastione fu danneggiato dai francesi nell’800 e non fu mai ripristinato (sarà quello il motivo?), ma è presente anche all’ex laghetto del Parco Pertini, da molti mesi ormai svuotato e ripulito. Non c’è motivo neanche lì, visto che la balaustra c’è e l’acqua non più, ma un bel recinto rosso a tratti divelto lo vogliamo negare a qualcuno (insieme all’erba incolta)?

I casi più eclatanti sono però quelli dei cantieri immobili, come quello della rotonda di via Fiorentina o della nuova caserma dei poliziotti locali.

Si tratta di opere che hanno visto notevolmente ritardato il proprio inizio rispetto agli annunci, ma ora in compenso sono ferme, e se non sono ferme non se ne vede il procedere.

Procedendo così c’è da chiedersi quando vedrà la luce il cantiere per il rifacimento di piazza Giotto, annunciato per il gennaio di quest’anno e ben lungi dall’iniziare. Ma se inizierà, quando finirà? Perché in piazza Giotto, per chi non lo sa, stazionano spesso un bel numero di pensionati, i più malmessi dei quali con accompagnatore.

Sono molte le componenti che costituiscono una città ordinata, ma Arezzo, anche grazie a queste reti, è sciatta, anche se ad amministrarla c’è una coalizione politica dove ordine e disciplina dovrebbero abbondare…

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