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90 + recupero

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A cura di Matteo Marzotti

E adesso all'Arezzo serve continuità...

La miglior prestazione dell'Arezzo dalla prima giornata. Tre punti che smorzano i toni di una critica severa basata sui numeri e non dettata da "gufi" non meglio precisati

La "bomba" è disinnescata al termine di una settimana che da difficile poteva diventare tragica. Quella che sembrava essere diventata una polveriera pronta ad esplodere è stata bagnata a dovere dal solito Gori e da capitan Cutolo.
Siamo onesti: che l'Arezzo fosse cresciuto almeno per quanto riguarda l'approccio lo si era visto a Pontedera e contro l'Olbia è arrivata una conferma. Certo, in mezzo c'è il derby di Coppa che è stato completamente sbagliato, nell'approccio e nella gestione, esattamente come ha fatto l'Olbia. I sardi però a differenza dell'Arezzo hanno regalato solo un tempo trovando una reazione, seppur solo su calcio piazzato, che ha fatto vedere i fantasmi di un possibile pari nel finale.

Fin qui l'Arezzo ha vinto contro squadre che stazionano alle sue spalle (fatta eccezione per la Pro Patria), mentre con quelle che lo precedono c'è solo il successo con la Pro Patria. I numeri dicono che questo Arezzo ha raccolto meno del previsto ed espresso un buon gioco solo a sprazzi (Turris, Roma, Crotone, Lecco e appunto Olbia). E' la realtà dei fatti senza bisogno di tirare in ballo "gufi" non meglio identificati e senza dover incorrere nel reato di lesa maestà.
Ma d'altronde la critica è anche questa, a volte severa purchè sia onesta.

E a proposito di onestà va detto che quello contro l'Olbia è stato fin qui il miglior Arezzo al netto della prima giornata contro un Lecco che è al momento in caduta libera. Tassi dopo una stagione ai margini, una estate dove sembrava dovesse fare i bagagli da un momento all'altro, ha strappato applausi giocando da regista vero. Ma d'altronde da tempo era stato indicato come l'unico giocatore in grado di incarnare il ruolo di play. Bene anche Baldan, roccioso come non lo era mai stato su Ogunseye, così come Luciani quando si è trattato di spingere.
Tanti segnali incoraggianti, prima ancora che positivi, con la conferma di quanto Cutolo e soprattutto Gori siano determinanti per andare in gol. Peccato adesso che Gori debba volare in Under 20 quando c'è all'orizzonte la sfida Carrara che servirà a capire di che pasta è fatto questo Arezzo, se è veramente guarito e se, come ha detto Di Donato, quella con l'Olbia "è stata la partita della svolta".

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E adesso all'Arezzo serve continuità...

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