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Salute

Riparte al San Donato il servizio di radioterapia con una nuova strumentazione

Nuovo acceleratore lineare con tre livelli di energia a fotoni operativo 12 ore al giorno per cinque giorni a settimana

Nonostante l'emergenza Covid il servizio radioterapico non si è mai interrotto anche se era stato trasferito all'interno dei locali della Gruccia in Valdarno. Una precauzione dettata dalla necessità e anche dal fatto che il nosocomio cittadino era stato allestito proprio per gestire pazienti affetti da Coronavirus. In questi ultimi giorni però, i consueti servizi sanitari sono rientrati e sono riprese regolarmente le attività del reparto di radioterapia, diretto da Enrico Tucci, che ha in dotazione una nuova e potente tecnologia che migliora notevolmente le capacità di cura: un acceleratore lineare con tre livelli di energia a fotoni collimatore multi lamellare da 120 lamelle, Electa Sinergy S.

“Con un investimento di circa un milione di euro interamente sostenuto dalla Asl ha dotato i plessi ospedalieri di Arezzo e del Valdarno di strumentazioni di altissimo livello sia tecnologico che sanitario - dichiara il direttore generale della Asl Toscana sud est Antonio D’UrsoUna strumentazione in grado di realizzare qualsiasi trattamento radiante su qualsiasi indicazione posta dal reparto dai radioterapisti. In passato per effettuare questi interventi eravamo costretti ad inviare i pazienti in altri ospedali, questa nuova strumentazione ci permette anche un maggior numero di trattamenti. Per garantire la massima efficienza verso i pazienti il nuovo acceleratore sarà operativo dodici ore al giorno, questo, nonostante le disposizioni di distanziamento e sicurezza, ci permetterà di rispondere a tutte le richieste. Tra Arezzo e Valdarno sono circa 800 i pazienti all’anno che utilizzano questi strumenti”.

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