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Venerdì, 19 Aprile 2024
Salute

L’ambulatorio della Continuità Assistenziale soddisfa utenti e operatori sanitari

I primi due fine settimana di attività dell’ambulatorio di Continuità Assistenziale (ex guardia medica) al Pronto Soccorso di Arezzo hanno dimostrato che la formula funziona. Sono stati 49 gli utenti il primo weekend e 32 il secondo, che, senza...

I primi due fine settimana di attività dell’ambulatorio di Continuità Assistenziale (ex guardia medica) al Pronto Soccorso di Arezzo hanno dimostrato che la formula funziona.

Sono stati 49 gli utenti il primo weekend e 32 il secondo, che, senza essere registrati al triage, hanno avuto accesso all’ambulatorio, permettendo di sveltire sia la loro presa in carico (i codici minori andrebbero ovviamente in coda ai gialli e ai rossi) sia il lavoro dello stesso Pronto Soccorso, che si ritrova con un numero minore di pazienti.

"Il fatto che nessuno degli utenti sia stato rinviato dall’ambulatorio al Pronto Soccorso dimostra che il meccanismo funziona – spiega il direttore Giovanni Iannelli – La loro patologia non era da Pronto Soccorso. In questi primi giorni di attività abbiamo avuto un’ottima impressione dal punto di vista sia lavorativo che organizzativo".

"L’ambulatorio è aperto da poco e gli stessi medici della Continuità Assistenziale si faranno parte attiva per la diffusione di questa nuova opportunità – commenta Dario Grisillo, direttore del Dipartimento di Medicina generale della Asl Toscana sud est – Il servizio sarà particolarmente utile durante i periodi di picchi influenzali, non a caso è partito nel mese di ottobre".

L’ambulatorio è operativo su due turni giornalieri, con orario 9-14 e 14-20 dal venerdì pomeriggio al lunedì mattina. E’ attivo anche nei prefestivi e festivi infrasettimanali. I pazienti vengono indirizzati nel percorso della Continuità Assistenziale da operatori presenti nell’area del Triage. Seguendo una striscia di color arancio sul pavimento, a partire dall’ingresso del Pronto Soccorso, il cittadino può raggiungere l’ambulatorio.

La presa in carico da parte del medico di Continuità Assistenziale, che non prevede il pagamento del ticket, può comprendere la richiesta di semplici esami RX e di esami di laboratorio gestibili autonomamente dal sanitario in turno. Per esami più complessi e/o per situazioni più importanti, è previsto il rientro in Pronto Soccorso con presa in carico del Triage.

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