In fabbrica ai tempi del Coronavirus: ecco quali sono gli accorgimenti che aziende e dipendenti devono prendere
Ad Arezzo ci sono aziende che continuano la loro produzione. Ma in questo periodo - come prevede l'accordo siglato sabato scorso tra categorie e sindacati - è necessario che le misure di sicurezza rispettino standard e dettami precisi. Ecco il vademecum
Ci sono aziende che non si fermano. Aziende la cui produzione è necessaria per garantire gli approvvigionamenti o che - a patto di garantire la sicurezza - possono continuare a produrre nonostante le difficoltà. E questa mattina sono tanti gli aretini che sono tornati nelle fabbriche. Mentre l'UnoAerre ha chiuso, Chimet sta continuando le attività con le dovute misure di sicurezza e anche Prada non si ferma.
Ma come si devono comportare le aziende? Sono state necessarie 18 ore di confronto tra sindacati e categorie per elaborare un accordo in proposito. Al termine è stato elaborato un documento che conta 12 pagine e che parte da un presupposto:
La prosecuzione delle attività produttive può infatti avvenire solo in presenza di condizioni che assicurino alle persone che lavorano adeguati livelli di protezione.
Le regole da rispettare a tutela dei lavoratori sono tante. La prima è quella di permettere smart working e turnazioni. Laddove non è possibile il lavoro a distanza, ci sono delle regole da seguire: dal momento che precede l'ingresso in azienda, alle modalità di uscita, soffermandosi sulla gestione di eventuali persone sintomatiche. Ecco in sintesi quali sono i punti salienti
Informazione
Prima ancora di entrare nell'area di lavoro, l'azienda è tenuta ad informare i propri lavoratori.
L’azienda, attraverso le modalità più idonee ed efficaci, informa tutti i lavoratori e chiunque entri in azienda circa le disposizioni delle Autorità, consegnando e/o affiggendo all’ingresso e nei luoghi maggiormente visibili dei locali aziendali, appositi depliants informativi
Ingresso
L'ingresso è uno dei momenti più delicati: in questa fase infatti può essere deciso di misurare la temperatura ai dipendenti. E in caso di febbre dovranno essere subito presi i provvedimenti.
Il personale, prima dell’accesso al luogo di lavoro potrà essere sottoposto al controllo della temperatura corporea . Se tale temperatura risulterà superiore ai 37,5°, non sarà consentito l’accesso ai luoghi di lavoro. Le persone in tale condizione - nel rispetto delle indicazioni riportate in nota - saranno momentaneamente isolate e fornite di mascherine non dovranno recarsi al Pronto Soccorso e/o nelle infermerie di sede, ma dovranno contattare nel più breve tempo possibile il proprio medico curante e seguire le sue indicazioni
Fornitori e visitatori
Le imprese non sono isole: hanno contatti con l'esterno che vanno regolamentati. Imprescindibile il rapporto con i fornitori, che è stato dettagliatamente regolamentato
Se possibile, gli autisti dei mezzi di trasporto devono rimanere a bordo dei propri mezzi: non è consentito l’accesso agli uffici per nessun motivo. Per le necessarie attività di approntamento delle attività di carico e scarico, il trasportatore dovrà attenersi alla rigorosa distanza di un metro
[...]Va ridotto, per quanto possibile, l’accesso ai visitatori; qualora fosse necessario l’ingresso di visitatori esterni (impresa di pulizie, manutenzione…), gli stessi dovranno sottostare a tutte le regole aziendali
Pulizia e sanificazione
Poi il capitolo dedicato alla pulizia e alla inevitabile sanificazione degli ambienti. Le imprese in questo caso sono tenute ad una serie di obblighi: dalla pulizia dei locali alla sanificazione ad ogni turno di tastiere, schermi touch e mouse.
L’azienda assicura la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago nel caso di presenza di una persona con Covid-19 all’interno dei locali aziendali, si procede alla pulizia e sanificazione dei suddetti secondo le disposizioni della circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute nonché alla loro ventilazione occorre garantire la pulizia a fine turno e la sanificazione periodica di tastiere, schermi touch, mouse con adeguati detergenti, sia negli uffici, sia nei reparti produttivi.
Mascherine
Le mascherine saranno indispensabili. Vista la carenza che si è verificata nel mercato, probabilmente sarà questo uno dei compiti più difficili da assolvere.
Le mascherine dovranno essere utilizzate in conformità a quanto previsto dalle indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità. b. data la situazione di emergenza, in caso di difficoltà di approvvigionamento e alla sola finalità di evitare la diffusione del virus, potranno essere utilizzate mascherine la cui tipologia corrisponda alle indicazioni dall’autorità sanitaria c. è favorita la preparazione da parte dell’azienda del liquido detergente secondo le indicazioni dell’Oms
Orario ingresso uscita
Ingressi e uscite dalle fabbriche non devono creare situazioni di assembramento: pertanto queste due fasi dovranno essere gestite in modo meticoloso.
Si favoriscono orari di ingresso/uscita scaglionati in modo da evitare il più possibile contatti nelle zone comuni (ingressi, spogliatoi, sala mensa) dove è possibile, occorre dedicare una porta di entrata e una porta di uscita da questi locali e garantire la presenza di detergenti segnalati da apposite indicazioni
Riunioni
Niente riunioni e stop alla formazione con le modalità tradizionali. Ecco cosa prevede l'accordo.
Non sono consentite le riunioni in presenza. Laddove le stesse fossero connotate dal carattere della necessità e urgenza, nell’impossibilità di collegamento a distanza, dovrà essere ridotta al minimo la partecipazione necessaria e, comunque, dovranno essere garantiti il distanziamento interpersonale e un’adeguata pulizia/areazione dei locali - sono sospesi e annullati tutti gli eventi interni e ogni attività di formazione in modalità in aula, anche obbligatoria, anche se già organizzati; è comunque possibile, qualora l’organizzazione aziendale lo permetta, effettuare la formazione a distanza, anche per i lavoratori in smart work,
Gestione persona sintomatica in azienda
Una delle situazioni più temute è quella di trovarsi a gestire un caso sospetto di contagio. In questo caso, oltre ad avere i nervi saldi, sarà necessario rispettare una precisa prassi, a tutela del lavoratore e degli altri dipendenti.
Nel caso in cui una persona presente in azienda sviluppi febbre e sintomi di infezione respiratoria quali la tosse, lo deve dichiarare immediatamente all’ufficio del personale, si dovrà procedere al suo isolamento in base alle disposizioni dell’autorità sanitaria e a quello degli altri presenti dai locali, l’azienda procede immediatamente ad avvertire le autorità sanitarie competenti e i numeri di emergenza per il Covid-19 forniti dalla Regione o dal Ministero della Salute - l’azienda collabora con le Autorità sanitarie per la definizione degli eventuali “contatti stretti” di una persona presente in azienda che sia stata riscontrata positiva al tampone Covid-19. Ciò al fine di permettere alle autorità di applicare le necessarie e opportune misure di quarantena. Nel periodo dell’indagine, l’azienda potrà chiedere agli eventuali possibili contatti stretti di lasciare cautelativamente lo stabilimento, secondo le indicazioni dell’Autorità sanitaria.