rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità

Vittime del Salva-Banche alla carica contro Vegas: "Nessuno ci chiami più speculatori"

La nuova inchiesta di Gdf e Procura su Banca Etruria porta alla luce gli scenari da noi delineati fin dall’inizio di questa vicenda. Nonostante qualcuno provi ancora goffamente a definire “speculatori” i risparmiatori coinvolti nel crac delle...

La nuova inchiesta di Gdf e Procura su Banca Etruria porta alla luce gli scenari da noi delineati fin dall’inizio di questa vicenda. Nonostante qualcuno provi ancora goffamente a definire “speculatori” i risparmiatori coinvolti nel crac delle quattro banche, la realtà dei fatti ed il risultato delle recenti (e tardive vorremo aggiungere) perquisizioni della Guardia di Finanza, delineano una volta per tutte e con chiarezza i veri meccanismi che hanno portato al fallimento delle banche e al “sacrificio” di così tanti risparmiatori.

La ricetta è stata semplice: quando Banca Etruria, anche per colpa di amministratori incapaci ha iniziato ad avere gravi sofferenze fu lampante l’esigenza di un nuovo aumento di capitale, ma non potendo contare sugli investitori istituzionali, consapevoli del rischio, i vertici di Banca Etruria ritennero di ottenere questa fonte di denaro grazie ai piccoli risparmiatori clienti, senza alcun controllo da parte degli organi di vigilanza. Non più pochi soggetti professionali ma la disseminazione a pioggia di piccoli importi sui singoli clienti.

L'attività investigativa, partita grazie alle oltre 400 denunce dei nostri risparmiatori, è indirizzata alla ricerca di tutta la documentazione, evidentemente in parte già emersa, che individua finalmente la corrispondenza dei vari responsabili di area, che hanno imposto - tramite circolari interne - la sottoscrizione di subordinate a una clientela retail, priva di un profilo finanziario adeguato all'investimento, proposto di norma ai clienti "professionali", che possiedono le competenze necessarie per prendere consapevolmente le proprie decisioni e per valutare correttamente i rischi che assumono.

Del resto per le finalità di questa ignobile operazione non servivano certo le competenze dei truffati, ma servivano i soldi, e finalmente comprendiamo appieno l’amara ma incredibilmente schietta considerazione di Visco, che non più di un paio di mesi fa, definì i risparmiatori “analfabeti funzionali alla causa”. I risultati della recente inchiesta a cura della Guardia di Finanza, come tutti avranno potuto già leggere dai giornali, parlano di una vera e propria "cabina di regia" a livello manageriale, che ha prescritto il collocamento delle subordinate in modo "granulare", andando ad individuare anche soggetti con un profilo di investitore a "rischio basso".

Con un tempismo perfetto, nello stesso momento in cui la Guardia di Finanza appurava le missive, le dichiarazioni di Vegas, massima autorità della Consob, rendono il quadro se possibile ancora più inquietante, un’autoassoluzione che in realtà non fa altro che delegittimare la Consob nella sua veste di organismo in grado di vigilare e tutelare i risparmiatori ed il Paese. Stiamo parlando infatti di dossier scritti in sanscrito bancario,

di cui sfido alla comprensione la maggior parte degli investitori, a meno di non farli tradurre al proprio avvocato. Ma proprio l’opacità con cui sono stati scritti (potevano anche informare sulla rischiosità del titolo ma sicuramente in maniera incomprensibile ai più) è stata la migliore complice in questa invereconda operazione al massacro. E allora ad un Vegas che dichiara inoltre che anche loro sono umani e possono sbagliare ricordiamo che non correggere i propri errori riconosciuti significa “connivenza”.

Ci soffermiamo infine su un termine emerso dalla recente inchiesta, raccolto da una delle tante missive in cui si incentivava la vendita: “granularizzazione della raccolta”. Un termine che la dice lunga sugli intenti e che è finalmente entrato nelle carte dell’inchiesta. Mai frase fu insieme a quella di Visco sui risparmiatori e all’autoassoluzione di Vegas più ignobile e infelice.

E che nessuno ci chiami più speculatori.

Letizia Giorgianni

Presidente Vittime del Salva Banche

L'intervento di Asso-Consum

Attiva sulla questione delle Banche fin dal 2010 con esposti alle procure della Repubblica delle città sedi delle banche in default e con attività a sostegno ai consumatori danneggiati , L’Asso-consum, associazione per la difesa dei consumatori degli utenti e dei cittadini, componente CNCU, chiede le dimissioni del presidente della Consob, Giuseppe Vegas, e ha presentato un esposto contro i due funzionari firmatari della circolare messa alla luce dagli inquirenti della procura di Arezzo.

Ciò che emerge dalla circolare datata 31 maggio 2013 mette in evidenza da una parte l’infondatezza delle difese di Vegas, dall’altra da' credito alle ipotesi avanzate dall’associazione nei mesi scorsi.

Sembrerebbe, secondo la stampa, che”l’ordine” di vendere i bond ad altissimo rischio rivolta indistintamente a tutti senza nessuna precauzione né informazione cautelativa, provenisse proprio dai vertici ossia dal direttore generale Luca Bronchi e dal consiglio di amministrazione, guidato allora dall’ex presidente Giuseppe Fornasari e dal vicepresidente Lorenzo Rosi – entrambi indagati ora per truffa e bancarotta fraudolente.

Tale circolare, inoltre, sembrerebbe dar prova della farraginosità del sistema di controllo e vigilanza della Consob. Vegas dichiara alla stampa che i prospetti informativi «erano stati redatti nel rispetto delle regole di trasparenza previste dalle norme” e che l’autorità «ha valorizzato tutti i fattori di rischio connessi alla complessità degli strumenti e alla situazione in cui versavano le banche». Ma come potevano esser chiari, alla luce della complessità degli strumenti finanziari stessi, ad un bacino di consumatori indistinto con scarsissimi mezzi per destreggiarsi all’interno dell’impervio sistema finanziario? Inoltre è ben noto che la maggior parte dei consumatori non firmassero prospetti informativi e che tali documenti siano stati aggiunti in un secondo momento.

Inoltre, la Consob ha davvero fatto il possibile per evitare il disastro, conoscendo anch’essa da anni la situazione, nota, per altro a tutti? Perché non ha fermato tutto?

“Ora basta” aggiunge il presidente Aldo Perrotta “le dichiarazioni di Vegas sembrano difendere banche e truffatori! Dove era la Consob in questi anni? Adesso i colpevoli sono i truffati ed i truffatori?! Via Vegas!”

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Vittime del Salva-Banche alla carica contro Vegas: "Nessuno ci chiami più speculatori"

ArezzoNotizie è in caricamento