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Via Malpighi un mese dopo la tempesta. Arezzo Casa: "Al lavoro per anticipare bonifica da amianto"

Domani sarà un mese esatto dalla violenta tromba d’aria che, in dieci minuti appena, ha messo a ferro e fuoco l’intera città. Trenta giorni esatti. Nell’arco dell’ultimo mese sono numerose le attività messe in cantiere da parte di enti pubblici e...

Domani sarà un mese esatto dalla violenta tromba d’aria che, in dieci minuti appena, ha messo a ferro e fuoco l’intera città. Trenta giorni esatti.

Nell’arco dell’ultimo mese sono numerose le attività messe in cantiere da parte di enti pubblici e privati per riportare gli aretini alla normalità e riparare ai danni causati dalla violenza di vento e pioggia. Tra questi ci sono i residenti di via Malpighi che nelle ultime settimane hanno manifestato particolare preoccupazione per i danneggiamenti subiti il 13 luglio. Problematiche che hanno riguardato la copertura dei palazzi fatta anche in cemento amianto. Questa mattina nella sede di Arezzo Casa Spa, società municipalizzata che si occupa della gestione delle case popolari, si è svolta una riunione congiunta tra la presidenza della società, il sindacato Sunia ed una rappresentanza di assegnatari del complesso di via Malpighi. “Nell'incontro – fanno sapere da Arezzo Casa - è stata ripercorsa la vicenda riguardante la copertura degli stabili realizzata in cemento amianto dall'epoca della costruzione alle prime interrogazioni in consiglio comunale, ai successivi contatti con i vari Enti coinvolti fino ai provvedimenti adottati da Arezzo Casa in seguito ai danneggiamenti subiti nel corso dei recenti eventi meteorologici straordinari verificatisi il 13 luglio scorso. Il presidente di Arezzo Casa ha illustrato i provvedimenti di emergenza adottati per il ripristino della copertura ed ha inoltre esposto il quadro generale delle disponibilità economiche del settore e.r.p. con particolare riferimento al programma di eliminazione dell'amianto nei fabbricati di edilizia abitativa di proprietà pubblica di tutta la provincia.

E' stato precisato in proposito che attualmente il progetto di bonifica del complesso di via Malpighi è inserito nel Piano Straordinario per l'edilizia pubblica approvato nel 2015 in 4 stralci funzionali ripartiti nelle annualità 2020-2023 con finanziamento a carico dello Stato per un totale di 480mila euro. Da parte dei presenti è stata riconosciuta la correttezza dell'operato di Arezzo Casa ed è stato ribadito l'impegno per reperire fonti alternative o integrative di finanziamento che consentano di anticipare l'intervento. E' stata inoltre confermata la disponibilità di Arezzo Casa a garantire la priorità nella progettazione esecutiva e nell'esecuzione dei lavori in caso di reperimento di nuovi fondi”.

fabio-buricchi"L'obiettivo è condiviso: via l'amianto e un tetto nuovo - sottolinea Fabio Buricchi segretario provinciale Sunia Cgil Arezzo - C'è anche la valutazione del costo relativa ad un progetto di massima: 480mila euro. E questi sono gli elementi chiari. Poi ci addentriamo in una zona ancora oscura: dove verranno reperite le risorse e quando potranno iniziare i lavori. Se valutiamo gli impegni di carattere generale, l'incontro è stato relativamente positivo ma per noi il nuovo tetto è un'emergenza assoluta e quindi riteniamo necessario che Regione Toscana, Arezzo Casa e Comune di Arezzo si attivino congiuntamente per la risoluzione del problema nel minor tempo possibile. Tanto più che la questione amianto interessa non solo la zona colpita e danneggiata dal maltempo ma anche altre realtà di via Malpighi e altri edifici di Arezzo Casa. A questo punto chiediamo che il problema amianto venga affrontato non più sulla base di singoli eventi ma in modo sistematico".

Una valutazione che condivide anche Alessandro Mugnai, Segretario provinciale della Cgil che ha partecipato all'incontro di stamani: "quanto accaduto in via Malpighi ha avuto nel maltempo il fattore scatenante ma stanno arrivando al pettine una serie di nodi. L'amianto non è solo in questa zona ed è ormai evidente un'insufficiente attenzione alle case popolari da parte delle istituzioni. Insufficiente da punto di vista quantitativo: l'emergenza casa è ormai una priorità sociale. E poi dal punto di vista qualitativo: gli immobili costruiti negli anni di massima espansione necessitano di una maggiore e costante manutenzione se non di interventi strutturali come nei casi di tetti con presenza d'amianto. Governo e Regione devono garantire risorse per nuovi investimenti e per interventi strutturali di manutenzione".

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