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Vendere o scambiare energia rinnovabile. La proposta a Gentiloni: "Libero mercato per tutti"

C'è lo zampino anche di un aretino dietro alla petizione online lanciata recentemente e volta alla liberalizzazione del mercato delle energie rinnovabili. Fabio Roggiolani, vice presidente della associazione Giga, FREE e cofondatore di Ecofuturo...

C'è lo zampino anche di un aretino dietro alla petizione online lanciata recentemente e volta alla liberalizzazione del mercato delle energie rinnovabili.

Fabio Roggiolani, vice presidente della associazione Giga, FREE e cofondatore di Ecofuturo Festival, lancia l'appello direttamente sul web pronto a raccogliere firme per la sottoscrizione di un documento che miri a sollecitare governo e parlamento "affinché nell'esame in aula del ddl concorrenza venga finalmente approvata questa norma" sulla liberalizzazione del mercato delle rinnovabili.

Tra i primi firmatari ci sono: Jacopo Fo, Giovanni Battista Zorzoli, Marco Pigni, Stefano Nassuato e Massimo Venturelli.

"Nella prima settimana di marzo, l'aula del Senato riprenderà l'esame sul ddl Concorrenza - spiega Roggiolani attraverso un post pubblicato su change.org - Su spinta delle associazioni ambientaliste, dei consumatori e del settore delle rinnovabili e dell'efficienza energetica sono stati presentati emendamenti importanti che riguardano lo sviluppo della generazione distribuita di energia rinnovabile, che potrebbero consentire il ripristino dei "sistemi di distribuzione chiusi", reti elettriche che permettono di scambiare energia prodotta verso più clienti. L'utilizzo dei "sistemi di distribuzione chiusi" da parte dei singoli cittadini "prosumers" o da piccole, medie o grandi aziende, rompe definitivamente un sistema basato su forme di oligopolio che scaricano sui costi energetici di ognuno di noi le loro inefficienze, i loro gigantismi organizzativi, i loro sprechi infiniti. Si tratta di una necessità sulla quale nel luglio del 2016 è intervenuta anche l'AGCM (Aurotità Garante della Concorrenza e del Mercato).

Durante l'esame del ddl concorrenza tenuto nella commissione Industria del Senato, il Governo ha preso perfino un impegno con l'approvazione dell'ordine del giorno G/2085/48/10.

La mancata approvazione e la penalizzazione di questi sistemi impedisce ad energie come il fotovoltaico ma anche a tutte le altre fonti rinnovabili, di potersi affermare e diffondere in tutto il territorio nazionale.

L'applicazione di questa riforma non squilibra le reti ma le razionalizza, le rende più programmabili e le accorcia, determinando un'immediato risparmio in termini di efficienza dato che la rete perde in trasmissione almeno il 10% di quando immette.

Sembra che sull'esame del provvedimento in aula il Governo sarebbe intenzionato a chiedere la fiducia sul testo, apportando alcune modifiche".

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