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Vasari Rugby, una mamma all'amministrazione: "Ci avete lasciati soli e messi da parte"

Gentile Assessore Tanti, Rimango basita e sorpresa da questa risposta data ad un genitore (Sandro) riguardante la penosa situazione del rugby aretino. Io sono un genitore, di figlio maggiorenne, che gioca nella U18, e non ho alcun ruolo nella...

Gentile Assessore Tanti,

Rimango basita e sorpresa da questa risposta data ad un genitore (Sandro) riguardante la penosa situazione del rugby aretino.

Io sono un genitore, di figlio maggiorenne, che gioca nella U18, e non ho alcun ruolo nella dirigenza del vasari, se non meramente provvedere al reportage fotografico delle partite che vedo, questo è il mio pensiero.

Le spiego: quando siamo venuti in Comune, io e numerosi genitori di ragazzi militanti nel Vasari Rugby Arezzo, lei ci è parsa comprensiva e attenta. Ci ha assicurato che avrebbe preso in mano la situazione e che in qualche modo la situazione si sarebbe risolta. Unico patto, che ci calmassimo e che non facessimo uscire più articoli sui giornali e sul web.

Ora mi sembra di sentire la stessa tiritera di sempre. Il punto non è se il Rugby aretino debba per forza condividere uno spazio o no, è gia stato ampiamente provato che questo è impossibile.

Il punto è che ci dovete dare un campo. I nostri ragazzi che militano in squadre di tutto rispetto, i cui tesserati militano regolarmente nella compagine NAZIONALE 18 e 20 non hanno un campo. Dare la colpa a noi che non comprendiamo il valore del terzo tempo è puerile e serve solo a scansare le vostre responsabilità.

In Arezzo ci sono 28 associazioni calcistiche, tutte hanno un campo. I campi di cui il comune si è riappropriato (fallimenti ecc..) sono stati riassegnati a chiunque, per carità, con merito, il calcio femminile, il cricket, GLI SBANDIERATORI, hanno avuto la disponibilità di un campo. NOI? Noi dobbiamo associarci con una squadra che per esistere ha dovuto associarsi con due squadre umbre in Franchigia... Che per far offrire pane e Nutella (forniti da noi) ci ha chiesto un compenso per l'utilizzo della tettoia sotto la quale avremmo dovuto stare. Alla faccia del Terzo Tempo, giusto?

I ragazzi sono i ragazzi, per carità, e loro, devono poter giocare in un campo dignitoso, ma noi?

Noi non abbiamo niente, condividiamo il campo con una squadra di calcio, quindi non abbiamo attrezzature, non abbiamo un campo adatto, ci ammassiamo in 40, 50, 60 atleti in un campo piccolissimo, senza pali! Non abbiamo un luogo di ritrovo e non siamo tutelati.

E comunque, questa condivisione è avvenuta senza alcuna presa di posizione o aiuto da parte del comune.

Ci avete lasciati soli!

E lei ci parla del Terzo Tempo.

Allora mi permetta di parlarle di altre ovvietà che a mio parere è ancora più grave dimenticare.

Lei è assessore, ed il suo compito è quello di tutelare i ragazzi e la popolazione nello svolgere la loro attività. E lei ed il sindaco, il comune e tutta la sua amministrazione siete gravemente inadempienti. Spero che lei si renda conto che tutti i genitori degli atleti del VASARI, SONO ELETTORI! E si ricorderanno di questo momento.

Lei ci ha chiesto di stare calmi ed in silenzio, lo abbiamo fatto e lei ci ha semplicemente messo da parte.

Ora è il momento di parlare, agire e fare rumore.

Noi ci spettiamo che lei faccia qualcosa.

Il che è il suo lavoro, per piacere, lo faccia, e ci ridia fiducia in questa istituzione che al momento non ce ne da alcuna. Ed il terzo tempo, per piacere , lo lasci a chi ne sa qualcosa. Alessandra Federici
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