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Una CasAmica per disabili a San Giustino: l'inaugurazione

"Dobbiamo fare tante di quelle cose che non sempre riusciamo a farle tutte. All'inizio ero timorosa, mica spavalda come adesso. Ho capito che se vogliamo, siamo capaci di fare un sacco di cose e io credo molto in questo progetto. Adesso ho sempre...

"Dobbiamo fare tante di quelle cose che non sempre riusciamo a farle tutte. All'inizio ero timorosa, mica spavalda come adesso. Ho capito che se vogliamo, siamo capaci di fare un sacco di cose e io credo molto in questo progetto. Adesso ho sempre il sorriso sulla labbra anche se i miei problemi talvolta non mi fanno dormire la notte". Elena ha 33 anni e trascorre 5 giorni alla settimana a CasAmica, la struttura per disabili (e tra poco anche per anziani non autosufficienti) di San Giustino Valdarno. E aggiunge, riferendosi alle operatrici e agli operatori della struttura: "ho trovato delle sorelle veramente fantastiche e dolcissime".

Michele ha 40 anni: "mi trovo benissimo. Qui faccio molte cose: cucinare, tenere in ordine, spazzare, ... Sono anche diventato un bravo cuoco e tutti noi siamo adesso un bel gruppo e sono veramente contento dell'esperienza che sto facendo". Soddisfatti anche i familiari. Barbara ha qui il fratello: "non avrei mai creduto che potesse funzionare perchè mi sembrava impossibile. Invece, piano piano, i ragazzi si sono ambientati. Mio fratello è qui dal lunedì al venerdì e qualche volta anche il sabato. Per mia madre, che ha dedicato a lui la sua vita. è un grande sollievo".

CasAmica è stata inaugurata ieri. La struttura di San Giustino Valdarno è articolata in cinque mini appartamenti al primo piano e altrettanti al secondo. Al piano terra due saloni e un altro locale per le attività in comune. E' la casa amica di disabili che già la utilizzano e, tra poco, anche di anziani non autosufficienti.

In una prima fase, la permanenza è dal lunedì al venerdì e poi si ritorna a casa. Una volta che questa fase di inserimento è completata, la struttura è a disposizione sette giorni su sette. Il percorso di accesso per persone con disabilità è quello sanitario pubblico. La famiglia si rivolge al servizio Assistenza Sociale e Alta Integrazione dell’Usl e questo decide se la persona può essere inserita nelle Rete Territoriale delle Opportunità. E quindi in Casa Amica. Un esempio del valore della collaborazione tra Usl, Comuni e cooperazione sociale. La titolarità del progetto è dell’Usl Area vasta Sud Est. Koinè, che ha la struttura in concessione dal Comune di Loro Ciuffenna, è il soggetto gestore del progetto. Secondo la cooperativa sociale, questa struttura è quanto di più lontano si possa immaginare dai tradizionali “contenitori” per disabili. Qui si abita e si vive. In mini appartamenti da due letti con il bagno personale e il piano cottura, con spazi per stare insieme e in piena sicurezza. Senza barriere architettoniche. Un assistente domiciliare è presente per tutte le 24 ore e durante il giorno c’è un’educatrice che li sostiene in tutte le attività che le persone ritengono necessarie.

La valutazione del Comune di Loro Ciuffenna è che Casa Amica è un esempio di soldi pubblici spesi per far varcare la “soglia della speranza”, così come è un esempio l’integrazione di questa struttura con i valori di solidarietà della popolazione del paese di San Giustino Valdarno. E secondo la Usl Toscana Sud est siamo di fronte alla concretizzazione di progetti sperimentali per l’inserimento nella vita sociale e l’avvio di una vita indipendente di persone disabili. Progetti realizzati su sollecitazione della Conferenza dei sindaci e con l’approvazione della Regione Toscana.

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