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Un inverno a colori

Una nuova rubrica fiorisce su Arezzo Notizie: si tratta di "Green corner", uno spazio dedicato al verde, pubblico e privato, con particolare attenzione alle peculiarità della realtà toscana. Firma del nuovo approfondimento è Alfredo Strazzullo...

Una nuova rubrica fiorisce su Arezzo Notizie: si tratta di "Green corner", uno spazio dedicato al verde, pubblico e privato, con particolare attenzione alle peculiarità della realtà toscana. Firma del nuovo approfondimento è Alfredo Strazzullo, dottore in scienze forestali ed esperto di verde pubblico, che periodicamente interverrà su temi legati a fiori, arbusti e piante.

di Alfredo Strazzullo

Benché la brevità dei giorni e le basse temperature rendano in inverno i giardini meno ospitali, esistono arbusti in grado di suscitare egualmente emozioni in quella stagione. La gradevolezza dei rami, dei frutti e dei fiori di alcune specie arbustive viene percepita in inverno anche dal visitatore più distratto.

Il rosso e l’arancio delle bacche dei pyracantha, il giallo dei fiori del gelsomino d’inverno, il bianco di quelli della lentaggine, allietano la vista di chi visita il giardino quando la natura sembra addormentata. Per l’erica, il calicanto, la camelia, l’inverno sembra non arrivare mai. I loro fiori sbocciano nel freddo, in mezzo ad arbusti quiescenti, privi di foglie, apparentemente senza di vita.

Nello scegliere le specie da impiantare in un giardino, è bene dunque riflettere sull’opportunità di impiegare arbusti che lo rendano gradevole tutto l’anno, anche durante i mesi invernali.

Il Pyracantha (Pyracantha coccinea) è senza dubbio fra i generi più noti ad essere impiegati in tal senso. Di solito lo troviamo a gruppi, spesso a formare siepi tenute a forma o lasciate libere nella crescita. Se lasciato libero può raggiungere un’altezza di 4 m. E’ una pianta sempreverde, rustica, con rami spinosi. I frutti sono bacche sferiche, grandi circa 1 cm, di colore rosso o arancio, persistenti sulla pianta dall’autunno al marzo successivo. Se tenuto a forma fruttifica di meno e si attenua il piacevole contrasto fra il colore delle bacche e quello lucente delle foglie coriacee. Anche il gelsomino d’inverno (Jasminum nudiflorum, in copertina e a destra) lo si può ammirare frequentemente nei giardini di città. Originario della Cina, il gelsomino d’inverno è noto principalmente per l’abbondante produzione di piccoli fiori gialli su tutta la lunghezza dei rami privi di foglie, da dicembre a marzo. Di solito viene impiegato sulle scarpate o sulla sommità di muri, come tappezzante o ricadente. E’ un arbusto rustico. Non teme le basse temperatura e si adatta ad ogni tipo di terreno. Tollera la siccità e dà buoni risultati anche se collocato in ambienti parzialmente ombreggiati. I lunghi rami ricadenti, quando raggiungono il terreno hanno capacità di radicare e di propagare la specie che, in certi casi, può divenire invadente.

Altro genere particolarmente idoneo a ravvivare i giardini in inverno é il Cornus, soprattutto le specie C. Stolonifera e C. alba. I Cornus sono accomunati dal fatto di essere specie spoglianti, poco esigenti in fatto di luce, resistenti alle basse temperature, anche se molto sensibili alla siccità. La carenza di acqua nel terreno, protrattasi anche per pochi giorni, determina la rapida caduta de foglie. C. stolonifera "Flaviramea" è specie nota per il colore giallo intenso dei rami, utilizzati spesso nelle decorazioni. C. alba, invece, li ha rossi, di colore tanto più acceso quanto più sono giovani. E’ per questo che si tende spesso a ceduarla del tutto per favorire un ricaccio abbondante di nuovi polloni. Gruppi di C. stolonifera "Flaviramea” e di C. alba determinano un effetto molto gradevole nel giardino, anche in estate, quando i rami sono parzialmente coperti dalle foglie.

Il calicanto (Chimonanthus praecox, foto in basso a destra - fonte Wikipedia), originario della Cina, può raggiungere l’altezza di 3 metri. I fiori, gialli con venature rosso porpora, compaiono a novembre sui rami privi di foglie. Quando consociato ad altri arbusti, è bene riservargli molto spazio e una posizione di preminenza nel gruppo in modo da rendere evidente la sua bellezza. Teme le temperature invernali se eccessivamente basse. Se impiegato in luoghi del giardino protetti dai venti verrà dato risalto al gradevolissimo profumo dei fiori.

Anche l’agrifoglio (Ilex aquifolium) è specie particolarmente idonea per ravvivare l’aspetto invernale dei giardini. Sono caratteristiche le sue foglie coriacee, lucide, di colore verde intenso, marginate di giallo in alcune varietà. E’ noto anche per le bacche rosse, ben evidenti fra il verde lucente delle foglie.

E come non citare i Cotoneaster (a sinistra), arbusti di varia dimensione e portamento, accomunati dalla produzione di bacche rosse. Fra le specie maggiormente impiegate si ricorda il C. horizontalis, piccolo arbusto a foglia caduca, con portamento prostrato e bacche di piccola dimensione, C. salicifolius diverso dagli altri cotoneaster per la forma delle foglie e per il portamento ricadente dei rami. Anche C. dammeri e C. microphyllus trovano largo impiego nella progettazione di giardini, come del resto C. lacteus e C. francheti.

La Maonia (Mahonia aquifolium) è nota invece, per il colore e la forma delle foglie. Di origine americana, ha foglie persistenti, coriacee, che in inverno assumono una colorazione rossa cangiante al bronzeo. Fiorisce a fine marzo. Può vivere in condizioni di parziale ombreggiamento anche se, in tal caso, è soggetta ad essere colpita da “mal bianco”.

Camellia sasanqua, ha foglie persistenti. I fiori profumati sbocciano a fine autunno. Vive bene in ambienti ombreggiati, umidi, purché non esposti al gelo che, sebbene non danneggi la pianta, colpirebbe i delicati boccioli.

Assai diffuso, spesso a formare siepi monospecifiche, tenute a forma o lasciate libere nella crescita, è il Viburnum tinus, comunemente noto come lentaggine. I fiori, bianchi e profumati, sbocciano a febbraio. E’ specie ubiquitaria, particolarmente idonea ad essere impiegata nei giardini anche in condizioni di pieno ombreggiamento.

Da segnalare, infine, Skimmia japonica, Erica carnea e Hamamelis, quali ulteriori specie particolarmente adatte ad essere impiegate per rendere più piacevoli i giardini in inverno.

L'autore

Alfredo Strazzullo – Laurea in Scienze forestali, autore di pubblicazioni scientifiche e divulgative sul verde ornamentale. Relatore a molti convegni. Ha progettato parchi e giardini e lavorato presso il settore verde pubblico del Comuni di Firenze, quindi ha diretto l’Ufficio verde pubblico del Comune di Arezzo per oltre 18 anni. Appassionato di progettazione del verde e di patologia delle piante ornamentali.
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