Riattivare la legge regionale 15 del 1997 per la salvaguardia delle attività rurali in via di cessazione, prevendo le necessaire risorse finanziarie per poter intervenire a sostegno di attività tradizionali come quella esercitata dall’antico molino di Pagliericcio, nel Comune di Castel San Niccolò.

L’impegno arriva da una mozione approvata dal Consiglio regionale, presentata dalla Lega Nord – primo firmatario il consigliere Marco Casucci – ed emendata dal PD per iniziativa della vicepresidente del Consiglio regionale Lucia De Robertis.

“Con questa mozione – spiegano i due consiglieri – il Consiglio ha dato precisi indirizzi alla Giunta regionale per recuperare un provvedimento legislativo importante, varato venti anni fa, di cui però, ,nel tempo, non si è saputo fare il giusto utilizzo. La vicenda del molino di Pagliericcio, emersa dalla stampa aretina, è stata l’occasione per riaccendere i riflettori su questo strumento, verificando la necessità di un suo rilancio.”

Dal Consiglio, dunque, arriva la richiesta alla Giunta di aggiornare l’elenco delle attività tradizionali in via di cessazione presenti sul territorio toscano, e di reperire le risorse necessarie agli interventi di salvaguardia.

“Si tratta - concludono De Robertis e Casucci -di attività fondamentali per il mantenimento della memoria della nostra tradizione rurale, parte integrante del territorio e del paesaggio, che non dobbiamo assolutamente disperdere”.