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Turismo, dati e polemiche roventi. Basanieri attacca Comanducci che risponde: "Allusioni gravi"

Batti e ribatti tra sindaco e assessore. Basanieri: "Chiederemo che i dati vengano gestiti da ente terzo". COmanducci: "Basanieri ci aiuti facendo pressione sulla Regione, perché il personale è poco"

Dati, numeri e polemiche roventi. Tutto ruota intorno al turismo in provincia di Arezzo. I dati sono quelli diffusi oggi dalla Regione Toscana, che vedono solo il capoluogo, Arezzo, riportare un segno positivo. Negativi invece i dati dei Comuni della Valdichiana. Ma a raccogliere i dati è stato proprio il Comune di Arezzo: da qui la rivolta dei municipi della Valdichiana. 

A intervenire sulla vicenda è stata la sindaca di Cortona Francesca Basanieri, parlando senza peli sulla lingua di un "grave vulnus". Secondo Basanieri, infatti: "Il Comune di Arezzo non ha mandato i dati delle zoneHa mandato i dati alla Regione solo di Arezzo città quindi tutte le zone aretine (Valdichiana, Casentino, valdarno e valtiberina) risultano con il segno negativo.
Chiederemo conto di questo grave vulnus all'Assessore competente del Comune di Arezzo e chiederemo alla Regione di scegliere un ente "terzo" per la statistica che non abbia interessi di parte".

Poco dopo la risposta, altrettanto rovente, di Comanducci. 

In ordine al comunicato fatto dalla sindaca Basanieri, sono a specificare che il Comune di Arezzo da quando ha ottenuto la “non” gradita delega della statistica provinciale, ha più volte scritto alla Regione lamentandosi della totale insufficienza di risorse di personale che sono state trasferite: 3 persone contro altri comuni a cui sono ne state date più di 10. Situazione notevolmente aggravata dalla stessa sindaca Basanieri in quanto una di queste risorse è stata trasferita alla sua amministrazione per gestire il punto informazioni turistico di Cortona. Nonostante abbia più volte fatto fatica a capire come mai fino al 2015 la provincia di Arezzo pagava tre persone al Comune di Cortona, visto che a noi gli Iat costano più di 80.000 euro all’anno, abbiamo comunque accettato la richiesta ma forse, con il senno del poi, oggi avrebbe fatto molto più comodo all’ufficio provinciale avere quella risorsa impegnata a lavorare per l’intera collettività.
Nonostante tutto il Comune di Arezzo, in modo serio e professionale, ha speso soldi e tempo stimolando incontri formativi per vallate, finanche andando a cambiare completamente software, passando all’inserimento automatico e digitale delle presenze.
Speravamo che questo importante cambiamento risolvesse i problemi di insolvenza delle strutture ricettive che da sempre affligge la nostra provincia, ma nonostante un buon recupero, i dati sono ancora parziali. Abbiamo notato su questo punto, purtroppo, poca condivisione del lavoro del territorio che dovrebbe collaborare per il recupero della propria area territoriale.
In ordine ai dati statistici pubblicati dalla Regione Toscana, rassicuro tutti i sindaci che le percentuali sono negative in parte perché viziate da un forte dato di inadempienza (strutture che non hanno comunicato i dati). Negli scorsi anni veniva pubblicato solo il dato finale, a primavera, che veniva prima recuperato e controllato dagli uffici. Questa azione è sempre stata fatta a fine anno, ma in questo 2018 la Regione ha chiesto i dati fino a settembre e l’ufficio ha dovuto inviare lo stato attuale, ben specificando che i dati erano provvisori, e offrendo anche una stima indicativa di dato positivo a chiusura dell’anno (previsionale) che non è stato però dichiarato.
Per quanto concerne il Comune di Arezzo, i dati statistici sono allineati solo grazie al fatto che quest’anno il software di gestione della tassa di soggiorno è lo stesso dell’invio dei dati statistici, quindi le strutture ricettive sono obbligate a inviare il dato. Le allusioni della sindaca Basanieri su eventuali utilizzi “preferenziali” sono molto gravi e dimostrano che purtroppo è abituata a pensar male sempre.
Faccio presente invece che il Comune di Arezzo a oggi ha speso notevoli risorse proprie per l’intera collettività quindi esattamente il contrario di quello che dichiara la stessa sindaca che forse avrebbe fatto meglio a contribuire nell’aiutarci facendo pressione alla Regione anche in merito al suo ruolo in Anci Toscana per il turismo, anche perché la situazione numerica del personale trasferito era ben nota a tutti.
Approfitto, per ringraziare le persone che quotidianamente, in un ufficio totalmente sotto dimensionato e quindi affrontando enormi difficoltà, svolgono un lavoro egregio per l’intera provincia.
La cosa buffa che dei dati statistici molti se ne accorgono solo in prossimità delle elezioni: che sia iniziata la campagna elettorale?

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