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Tpl, gli autisti incontrano Autolinee Toscane: "Nuovo contratto? Rischiamo un taglio da 150 euro al mese in su"

In attesa del verdetto del Consiglio di Stato, l'azienda del gruppo francese Ratp incontra i sindacati. Due opzioni per il contratto collettivo di oltre 5mila dipendenti. Marzi (Uiltrasporti): "Può essere polverizzato anche il contratto integrativo di secondo livello"

Timori di sostanziosi tagli salariali. E' questa la preoccupazione dei sindacati. Si è infatti tenuto nei giorni scorsi il primo incontro tra i rappresentanti sindacali degli autisti dei mezzi pubblici toscani, compresi quelli attualmente in forza a Tiemme che copre le tratte aretine, e Autolinee Toscane, ovvero l'azienda che fa capo al gruppo francese Ratp, che ha vinto la gara per il Trasporto pubblico locale indetto dalla Regione Toscana, il cui esito - a seguito di ricorsi - è però ancora in bilico, in attesa del parere del Consiglio di Stato, che dovrebbe pronunciarsi in autunno. Per la cronaca: i contendenti di Autolinee Toscane sono le aziende di trasporto pubblico locale della Toscana che detengono attualmente la gestione del servizio, tra cui Tiemme, che per partecipare alla gara si sono consorziate in Mobit.

La gara Tpl assegnata ad Autolinee Toscane, in attesa del Consiglio di Stato

Lo scorso 5 giugno, in attesa del verdetto legale, Autolinee Toscane (presente l'amministratore delegato Jean Luc Laugaa) ha però parlato con le delegazioni delle segreterie regionali di Filt Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, incontrate a Firenze.

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La divisione in tre macroaree e la centralità di Firenze

L’azienda ci ha confermato il proprio modello organizzativo - spiegano i sindacati - composto da una Corporate con sette direzioni: Daf (Direzione Amm.ne e Finanza), Risorse Umane, Esercizio, Direzione Tecnica (Manutenzione), It (Information Tecnology), Commerciale, Affari legali. Sul territorio invece si costituiranno tre dipartimenti: Toscana Centrale, Toscana del Sud, Toscana del Nord. Ma in quale capoluogo saranno collocati gli uffici dei tre dipartimenti ancora l’azienda non ha dato risposte certe, chiedendo che nel frattempo potesse essere ripreso il percorso interrotto dal 2016.

In sostanza verrebbe confermato l'attuale assetto, con il cuore decisionale del nuovo gestore nel capoluogo fiorentino, più altre due città individuate come punti di riferimento per il Nord e per il Sud della regione.

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La Toscana Nord comprenderebbe Massa-Carrara, Lucca, Pisa e Livorno (tranne Piombino); quella Centrale vedrebbe comprese le province di Firenze, Pistoia e Prato, mentre la Sud conterebbe Arezzo, Siena e Grosseto più Piombino, come è attualmente per Tiemme.

Il nodo dei contratti

Come sempre accade quando ci si approccia ad una nuova azienda o ad una che si appresta ad assumere un ruolo così importante in tutta la Regione, se non interverranno modifiche con il pronunciamento del Consiglio di Stato, il primo argomento di ripartenza dei negoziati non può che essere quello delle “relazioni industriali”; ma un serio inizio del dialogo non può prescindere dal sapere a quale delle tre associazioni datoriali At intenderà aderire, e se applicherà la versione Anav o Asstra del Contratto collettivo nazionale del lavoro. Ci è stato risposto che ad oggi sono in corso interlocuzioni con tutte le associazioni datoriali del settore e che At non ha ancora deciso quale delle due versioni del Ccnl applicare. At può scegliere a quale associazione datoriale aderire in totale libertà; certo è che l’eventuale scelta di applicare la versione Anav del Cccnl comporterebbe una oggettiva perdita salariale per tutti i lavoratori del settore del Tpl in Toscana.

Contratti e ipotesi tagli, le rassicurazioni della Regione

In questo caso va fatta una puntualizzazione: il contratto Anav è quello largamente utilizzato tra i privati, mentre quello più frequente nel pubblico (come per Tiemme, ad esempio), è il contratto Asstra. L'ipotesi di Anav comporterebbe un taglio secco di circa il 10-15% secondo i sindacati (più o meno 150 euro in meno in busta paga ogni mese). Non solo:

I timori - afferma Alfonso Marzi, sindacalista Uiltrasporti di Arezzo - sono legati inoltre al fatto che, a differenza di quanto ci era stato garantito, il passaggio dall'attuale gestore pubblico a quello privato potrebbe avvenire tramite cessione, non come trasferimento di ramo d'azienda. E allora noi autisti rischieremmo di perdere non il 15%, ma il 30% del nostro salario, perché sarebbe polverizzato il contratto integrativo di secondo livello. Passando, per chi ha una certa anzianità di servizio, da 1.500/1.600 euro ai 1.100 di una paga base.

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Tagli moltiplicati per oltre 5mila dipendenti? 

In merito al passaggio del personale - continuano i sindacalisti - At ci ha comunicato che la fotografia in suo possesso al 31 marzo 2019 è di 5.285 lavoratori di cui 171 tempi determinati, 100 apprendisti e 4 lavoratori somministrati; ma il dato definitivo sarà quello al 30 settembre 2019, così come previsto dall’ "accordo ponte”. Nel frattempo la settimana scorsa abbiamo già chiesto alla Regione Toscana di fornirci il proprio dato ufficiale complessivo degli addetti in qualità di ente appaltante. In merito al passaggio del personale abbiamo teso a chiarire che né il capitolato di gara né il “contratto ponte” sono stati concordati con i sindacati; quindi per noi valgono intese ed accordi sottoscritti con l’ente appaltante Regione Toscana: vale a dire la L.R. 42/1998 e gli articoli del Ccnl che regolano questa materia. Pertanto, sia in merito alla contrattazione di secondo livello, sia in merito al numero complessivo degli addetti da transitare all’eventuale nuovo gestore valgono le suddette norme: ossia che transiteranno tutti i lavoratori con le condizioni normo economiche previste dai propri contratti di II livello.
Sul tema delle sub concessioni ad oggi esistenti i cui km rientrano nel perimetro della gara, ad oggi resta il problema che ad oggi sia i lavoratori sia i mezzi sono fuori dal perimetro della stessa.

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Alfonso Marzi aggiunge anche un ulteriore interrogativo.

Autolinee Toscane ha vinto la gara, bene. Ma qual è il contratto di lavoro considerato? Perché con il contratto Anav è ovviamente più facile fare una proposta migliorativa, potendo destinare più risorse agli investimenti. Non volendo parteggiare, né per At, né per Mobit che ha considerato il contratto Asstra, chiedo: la gara così risulta regolare?

Prossimo incontro il 26 giugno

Le parti si incontreranno di nuovo il 26 giugno: "all’ordine del giorno due temi - dicono i sindacati - innanzitutto una valida base di Relazioni Industriali adeguata alla nuova struttura aziendale che permetta al sindacato di seguire approfonditamente ogni eventuale criticità emergente al fine di tutelare efficientemente tutti i lavoratori ovunque essi si troveranno. Il secondo tema sarà il tentativo di riconsiderare le fasce locali di garanzia in caso di sciopero.Ma è evidente che se la questione dell’applicazione contrattuale Asstra o Anav non sarà sciolta in quella data, verrebbero meno, nostro malgrado, le basi per proseguire in modo celere qualsiasi tipo di confronto sul nuovo contratto unico regionale".

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