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Martedì, 23 Aprile 2024
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Tossicodipendenza: crescono i giovani assuntori. Becattini: "La prima dose? Anche a 11 anni"

La prima dose a 11 o 12 anni. E talvolta invece il primo incontro con le sostanze stupefacenti avviene in età matura, in seguito a forti ed importanti traumi personali. Non esiste un identikit univoco del "tossicodipendente". Non c'è una...

La prima dose a 11 o 12 anni. E talvolta invece il primo incontro con le sostanze stupefacenti avviene in età matura, in seguito a forti ed importanti traumi personali.

Non esiste un identikit univoco del "tossicodipendente". Non c'è una ricorrenza di nazionalità, età, sesso o condizione sociale.

"Potenzialmente - spiega il direttore del Sert di Arezzo, Marco Becattini - ciascuno di noi è a rischio. Ed è proprio per questo che occorre insistere su attività di prevenzione ed informazione".

Soltanto nello scorso anno, sono stati 1.021 coloro che si sono presentati agli ambulatori di via Fonte Veneziana per richiedere il supporto di medici e psicologi per riuscire a liberarsi dalla dipendenza di sostanze stupefacenti. A questi vanno aggiunti i circa 300 che hanno dichiarato di avere problemi con l'abuso di alcolici e 250 con il gioco d'azzardo.

Per quello che invece concerne il 2018 sono 700 le cartelle ad oggi aperte dal Sert per altrettanti pazienti con dipendenze.

"Da evidenziare - spiega ancora Becattini - che sono aumentati gli under 19 e gli under 25. La diffusione di droghe tra i giovanissimi è in continua ascesa e ci porta a riflettere non solo sugli aspetti legati alle fragilità emotive di ciascun individuo ma anche al sistema educativo e relazionale".

I fattori che contribuiscono all'abuso di sostanze stupefacenti sono innumerevoli. Non solo l'ambiente sociale in cui un adolescente, o preadolescente cresce, ma anche gli stress quotidiani, i continui stimoli forniti dal confronto con gli altri e con la propria famiglia.

"E' per tanto doveroso - prosegue Becattini - che i genitori prestino particolare attenzione ai mutamenti che possono riscontrare nei propri figli in modo da intervenire in maniera puntuale e richiedere il supporto di professionisti. Differente è invece il percorso che sceglie un adulto. Solitamente la richiesta di soccorso e l'intento di disintossicarsi arriva in seguito a gravi deterioramenti della propria condizione economica. L'impoverimento è uno dei fattori che spingono a richiedere aiuto. E per arrivare a questa presa di coscienza, in una persona adulta, ci vogliono anni. Non vi si arriva in maniera immediata".

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