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Torna a Cavriglia la statua di Santa Berta: il restauro completato dalla Soprintendenza

Al termine di un lungo ed accurato intervento di restauro, dopo 8 anni, è stata nuovamente collocata all'interno della Chiesa di Santa Maria a Monastero la statua che ritrae la Santa Patrona di Cavriglia Santa Berta. Il restauro è stato curato...

Al termine di un lungo ed accurato intervento di restauro, dopo 8 anni, è stata nuovamente collocata all'interno della Chiesa di Santa Maria a Monastero la statua che ritrae la Santa Patrona di Cavriglia Santa Berta. Il restauro è stato curato dalla Soprintendenza delle Belle Arti per le province di Arezzo, Siena e Grosseto con la fondamentale collaborazione del “Comitato per il restauro di Santa Berta” che in questi anni ha fatto molto per nobilitare la storia della Patrona cavrigliese negli anni del bicentenario della sua proclamazione (1814 - 2014) della Patrona cavrigliese. Basti pensare anche al recente restauro del dipinto “Madonna in trono con santi”, curato da Corrado Celeste grazie alla donazione del Dottor Stelvio Innocenti membro del Comitato, che l'Amministrazione ha deciso di celebrare collocando, nell'agosto 2014, una riproduzione fotografica all'interno del Palazzo Comunale di Viale Principe di Piemonte. Tornando all'opera d'arte appena tornata a Cavriglia, la statua in Marmo di Carrara sarebbe il fedele ritratto di Santa Berta. Sebbene sia ancora incerta la paternità dell'opera, secondo i tecnici della Sovrintendenza che hanno seguito il restauro, il volto e le mani della statua sarebbero stati realizzati sui calchi funebri della Santa ad opera di Agnolo di Polo (Firenze 1470 – Arezzo 1528), scultore italiano del Rinascimento formatosi nella bottega del Verrocchio che, in base alle testimonianze dell'epoca, lavorò molto nel nostro territorio. La statua è stata sistemata provvisoriamente sopra un piedistallo accanto all'altare della chiesa di Santa Maria a Monastero. Questo per non sottrarla agli sguardi dei fedeli ed dei curiosi intenzionati ad ammirare il ritratto della Santa Patrona di Cavriglia.

Santa Berta – La storia: Berta nacque nel 1106 a Vernio da Lotario dei Cadolingi, signore di vasti possedimenti nel contado di Firenze. A 25 anni, era il 1131, lei figlia unica abbandonò ogni ricchezza ed entrò in clausura fra le monache benedettine di Santa Felicita. Una scelta coraggiosa e dura per chi conosce La Regola di San Benedetto. Scelse il monastero, cioè la scuola del servizio del Signore che si basa sull’amore di Dio e del prossimo. Nel 1143 aveva 37 anni quando l’Abate Generale di Vallombrosa le diede un incarico importante: la nominò abbadessa del primo monastero femminile vallombrosano. Lei, una monaca benedettina, che aveva abbracciato la riforma vallombrosana per vivere nell’austerità “una ritrovata e profonda spiritualità”, diveniva maestra e guida di molte consorelle. Il monastero di Cavriglia era povero, ma in breve tempo la povertà divenne estrema privazione e la maggioranza delle monache l’abbandonarono per altri monasteri. Grande fu il dolore dell’abbadessa Berta che rimase con tre monache. Ma i beni del monastero non erano sufficienti neppure a sostenere quella piccola comunità. Così, dopo cinque anni, il monastero fu chiuso e Berta inviata come abbadessa a Mantignano dove vi rimase per 42 anni. A 84 anni, nel 1190, con poche monache tornò come abbadessa nel monastero di Cavriglia e dopo averlo riparato iniziò con gioia la vita regolare anche se vi regnava la più totale povertà. Ben presto si diffuse la notizia del suo ritorno e accorsero numerose giovani e monache attratte da quella vita autenticamente evangelica. Morì dopo sette anni il 6 aprile 1197. Mentre era in vita le consorelle e le popolazioni vicine avevano una speciale venerazione verso di lei. Appena morta fu subito proclamata santa dal popolo e poi dalla Chiesa. Il Comune di Montaio, che allora governava questi luoghi, la scelse come Patrona. Dopo che fu istituito (1809) il Comune di Cavriglia, il 14 maggio 1814 l’assemblea del Consiglio Municipale la elesse sua Patrona.

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