rotate-mobile
Attualità Centro Storico / Piazza Risorgimento

Studenti in cattedra per un giorno. Calcit e Asl insieme nel nome della prevenzione

Giornata conclusiva del progetto Giona alla Borsa Merci. I lavori realizzati da ITIS, Liceo Artistico e Liceo Scientifico di Arezzo 

Tre scuole, oltre 200 studenti e vari mesi di impegno in classe per lavorare sul tema della prevenzione oncologica e degli stili di vita, attuando una comunicazione tra pari, cioè gli studenti informano e sensibilizzano i loro coetanei su questi importanti temi. E’ la sintesi del progetto Giona (Giornata Oncologica Aretina), realizzato dal Calcit Arezzo insieme ad Asl Toscana sud est (in particolare Dipartimento Oncologico, Dipartimento della Prevenzione e Dipartimento della Promozione alla salute) e Rotary Club di Arezzo. Collaborano Federfarma, Fondazione Cesalpino, Fondazione Arte&Co.Scienza e l’Ufficio scolastico provinciale con il patrocinio di Comune di Arezzo, Camera di Commercio e Ordine dei medici. E’ stata coinvolta anche la Pneumologia di Arezzo nella persona del direttore Raffaele Scala, che ha incontrato alcune classi per parlare delle conseguenze del fumo. 

Il progetto Giona, che ha avuto la sua conclusione questa mattina alla Borsa Merci, ha coinvolto l’ITIS Galilei, il Liceo artistico “Piero della Francesca” e il Liceo scientifico e linguistico “Francesco Redi”. I saluti, per la Direzione Asl, sono stati affidati a Patrizia Baldaccini.

Per il Liceo artistico, grazie al coordinamento di Maurizio Papini, sono stati realizzati degli spot televisivi indirizzati ai giovani e riguardanti le tematiche del cibo e delle dipendenze. Hanno aderito le classi 4M2 - 5M3 - 3M1 - 5MC1 - 5M1, seguite dai docenti Chiara Briuglia Fabiola Schiavoni e Rita Zolfini.

Per l’Itis hanno aderito la I^G, I^H, 2^G e I^E. Come ogni anno, grazie al coordinamento di Massimo Gallorini, in tutte le classi si è parlato di "sani stili di vita" in modalità laboratoriale e alcuni studenti  hanno partecipato al progetto Ippocentro. L'iniziativa è nata all'interno del progetto GIONA grazie al Rotary Arezzo e Rotaract, nell'ambito del concorso "66 gocce per Massimiliano". E’ condotta da Daniela Rogialli, proprietaria dei cavalli, negli  spazi  messi  a disposizione gratuitamente dal Centro Studi Arte&Co.Scienza. Il progetto Ippocentro ha previsto una serie di incontri per avvicinare gli studenti al cavallo e al cane, cioè animali che consentono di conoscere se stessi, rafforzano le relazioni fra esseri umani, aumentano l’autostima e la serenità e aiutano a superare le dipendenze da cellulare, videogioco, fumo e alcool.

I ragazzi del Redi, sotto il coordinamento di Laura Guadagni, hanno portato avanti quattro lavori: uno sul sistema sanitario a Cuba, con particolare riguardo alla prevenzione oncologica (classe 3^N, seguita dalle professoresse Sandra Maggini e Teresa Huescar); uno sul sistema sanitario in Canada con particolare riguardo alla prevenzione oncologica ( classe 5^ Lesabac, professoressa Rita Rogari); uno su "Paesaggi genomici del cancro", classi 3^S , 3^P e 4^S (professoressa Paola Magrini) e uno  sui "Danni derivati da I.P.A., Idrocarburi Policiclici Aromatici", classe 5^G (prof. Domenico Manfredonia).

Progetto Giona: studenti a confronto

“Abbiamo iniziato il secondo ciclo del progetto, dopo un primo triennio di sperimentazione – precisa Giancarlo Sassoli, presidente del Calcit – Centinaia di studenti, sia negli anni scorsi che quest’anno, sono stati i protagonisti di azioni e progetti sulla prevenzione e i corretti stili di vita, utilizzando i vari strumenti comunicativi a loro disposizione e declinando il tema in base all’indirizzo del loro istituto”. 

“Come ogni anno il Dipartimento Oncologico ha accolto con entusiasmo l'invito del Calcit a partecipare al progetto Giona con i suoi professionisti – ha commentata il direttore Enrico Tucci – Il progetto si rivolge essenzialmente alle nuove generazioni, ai nostri ragazzi, al nostro futuro ed è quindi importantissimo diffondere tra loro l'importanza di seguire uno stile di vita salutare, non fatto di proibizioni, ma di gratificazioni. Mangiare sano, fare sport, evitare gli eccessi ed i falsi miti sono i capisaldi per una vita lunga e sana”. 

La mattinata è terminata con un buffet legato al progetto “Pranzo sano fuori casa”, iniziativa regionale per dare la possibilità, a chi mangia fuori casa, di consumare un pasto gustoso, bilanciato dal punto di vista nutrizionale e di qualità, seguendo i principi della sana alimentazione.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Studenti in cattedra per un giorno. Calcit e Asl insieme nel nome della prevenzione

ArezzoNotizie è in caricamento