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Strisce blu a via Caduti sul lavoro, la rabbia del pendolari: "L'amministrazione ci ripensi"

La decisione del Comune di Arezzo risale allo scorso anno. La conferma di Atam è arrivata invece a dicembre. Ma solo in questi giorni i lavori sostituire le strisce bianche con quelle blu in viale Caduti sul lavoro sono partiti, portandosi dietro...

La decisione del Comune di Arezzo risale allo scorso anno. La conferma di Atam è arrivata invece a dicembre. Ma solo in questi giorni i lavori sostituire le strisce bianche con quelle blu in viale Caduti sul lavoro sono partiti, portandosi dietro una inevitabile scia di commenti.

Oggi a prendere posizione con una nota sono i pendolari aretini, coloro che più di ogni altro usufruivano di quegli spazi di parcheggio gratuito. Puntano il dito verso i parking multipiano, considerati troppo lontani dalla stazione, con scarsa illuminazione lungo il tragitto. E lanciano un appello all'amministrazione comunale, affinché torni sui propri passi.

"Come cittadini e pendolari - scrivono - siamo rimasti sorpresi e delusi nel constatare l'avvenuta trasformazione delle strisce, da bianche a blu, che delimitano gli stalli per la sosta di Via Caduti sul lavoro, parcheggio strategico per raggiungere il centro città e la stazione ferroviaria.

Tali parcheggi, infatti, erano l'ultima possibilità di sosta gratuita per lavoratori e studenti che giornalmente si servono dei servizi pubblici per spostarsi, partendo al mattino presto e tornando, in molti casi, tardi la sera.

La stazione ferroviaria per sua natura è un luogo di mobilità ed ogni amministrazione lungimirante per facilitarne la fruizione crea, in prossimità della stessa, parcheggi gratuiti a lunga sosta. Imporre il pagamento anche di questo ulteriore parcheggio con tariffe alte (1.10 euro/ora) a nostro avviso è una vile strategia per spostare la sosta delle auto nei parcheggi multipiano più distanti che, ad oggi, sono spesso vuoti e poco redditizi.

Le cause della mancata fruizione del parcheggio Mecenate e del parcheggio Baldaccio sono da ricercarsi nella distanza che li separa dalla stazione e dal centro città e nel tragitto da percorrere che vede marciapiedi dissestati, scarsa illuminazione e totale mancanza di presidio rendendoli scomodi, non sicuri e costringendo pendolari e cittadini a parcheggiare in altri luoghi.

Diventa quindi un controsenso richiedere e sperare nel miglioramento dei servizi ferroviari con la fermata dei treni Alta Velocità e l'incremento dei collegamenti regionali, se poi la stessa

amministrazione non si adopera per rendere la stazione più attrattiva e comoda per chi viene da fuori città. Oltre al parcheggio, infatti, resta irrisolta la situazione sicurezza e decoro dell’area Campo Marte segnalata oramai da diversi anni.

Di fatto ad Arezzo non ci sono più parcheggi liberi in prossimità del centro. Questo provocherà ricadute inevitabili su turismo, commercio e sui servizi andando a colpire quei cittadini che, per risparmiare qualche euro, sono disposti a parcheggiare più distante. Gli studenti e i lavoratori pendolari che già sostengono economicamente il prezzo del biglietto del treno, dovranno obbligatoriamente sostenere anche il costo del parcheggio.

Chiediamo pubblicamente, come pendolari e cittadini, che l'amministrazione ripensi alle scelte e alle politiche sulla sosta e trovi una soluzione al fine di agevolare sia economicamente che con soluzioni comode e idonee chi quotidianamente deve recarsi verso la stazione ed il centro città".

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