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Spazio Famiglia, Tanti: “Sospeso un servizio per tre mesi, a gennaio la decisione definitiva”. Tutti i dati

“Un comunicato comico e se fosse un reato sarebbe da ergastolo.” Non usa mezze parole l'assessore al sociale Lucia Tanti che vuole fare chiarezza in merito alla notizia di chiusura del servizio dello spazio famiglia alla Casa Dritta del Comune di...

Un comunicato comico e se fosse un reato sarebbe da ergastolo.” Non usa mezze parole l'assessore al sociale Lucia Tanti che vuole fare chiarezza in merito alla notizia di chiusura del servizio dello spazio famiglia alla Casa Dritta del Comune di Arezzo diramata da Insieme Possiamo.

Qui ci sono racchiusi ormai da molti anni una serie di servizi di sostegno alla genitorialità, di accompagnamento delle famiglie nel momento del parto, nell'affido e delle adozioni, ma anche quelle che sono seguite dagli assistenti sociali oppure sono inviati al servizio dal tribunale.

I numeri del 2016:

Lo spazio famiglia si è occupato di 19 casi di bambini segnalati per il sostegno educativi, 230 persone hanno frequentato i corsi pre parto, sono state fornite 68 consulenze per l'educazione, 29 i casi avviati dal tribunale per i percorsi di sostegno genitoriale, poi ci sono stati 80 incontri a tema con ore di formazione per gli operatori socio educativi. Qui sono state fatte 60 consulenze familiari, e 12 casi di mediazioni familiari, poi ci sono state 10 valutazioni per gli affidi e in tutto sono stati seguiti 50 casi tra richieste di affido e di adozione, di cui 3 nel primo caso e 9 nel secondo sono andate a buon fine.

“La Casa Dritta ospita anche le attività di molte associazioni – spiega l'assessore Tanti - c'è il Centro di aiuto alla vita che nel rispetto della legge 194 mette in campo le proprie attività per la rimozione degli ostacoli che potrebbero portare le donne all'aborto, c'è anche l'ordine degli avvocati per orientare le famiglie. C'è anche uno spazio cucina per favorire l'autonomia di ragazzi disabili, ospitiamo gli incontri dell'associazione Affidar. Il calendario è fitto di incontri dei soggetti del terzo settore e dei club service che si occupano di infanzia e famiglie.”

Allora cosa è cambiato?

“L'unica attività che non è obbligatoria tra quelle che forniamo è quella di dare sostegno ai casi inviati dal tribunale, questo servizio è sospeso per tre mesi, fino alla fine dell'anno, dal primo gennaio 2018 decideremo insieme agli altri comuni se riprenderlo oppure no..”

Perché?

“Dal primo gennaio la zona socio sanitaria passerà dagli attuali 6 comuni di riferimento ai 23, i casi da affrontare sarebbero cinque volte tanto. La delibera non sopprime il servizio, ma dovremo capire come fornirlo insieme ai comuni del Casentino e della Valtiberina.”

Ma lo reputate un servizio importante da fornire?

“Sì è importante, ma non obbligatorio, se lo portiamo avanti deve essere fatto bene”

Lo giudica un attacco politico?

“Ricevo molte sollecitazioni dalla sinistra che chiedono spiegazioni del perché sia presente il Centro di aiuto alla vita, se è quello che gli dà noia lo dicano. Capisco il clima pre-elettorale ma dare notizie del tutto infondate dovrebbe fare effetto soprattutto a chi le scrive. Comunque, tutto il male non viene per nuocere visto che un comunicato inesatto mi ha permesso di rendere meglio conto dell’attività di un servizio essenziale."

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