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Sindacati e associazioni di volontariato uniti per una comunità solidale

L'obiettivo è creare futuro e promuovere uno stabile luogo di confronto: adesso sulla contrattazione sociale, in autunno con il festival degli invisibili

Colloqui, incontri informali, scambi di idee. Alla fine la decisione di tentare di rendere stabile il dialogo e il confronto tra coloro che hanno la persona al centro della loro attività. I sindacati Cgil, Cisl e Uil e un gruppo di associazioni di volontariato hanno quindi condiviso e presentato stamani la "cornice" di questo nuovo sistema di relazioni. Non nasce un nuovo soggetto né un cartello di associazioni già esistenti. Ognuno continuerà a fare il suo lavoro ma con l'ascolto e il confronto con gli altri potrà, probabilmente, farlo meglio. E il gruppo dei promotori è ovviamente aperto a nuove adesioni. Stamani erano presenti i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil (Mugnai, Salvini e Farinelli) e i rappresentanti delle associazioni Avad (Agnolucci), Arezzo Autismo (Laurenzi), Oxfam (Paolucci), Liria (Galastri) Convivi (Cirinei), Africamica (Ciavattini) e Sestante (La Ferla e Masini).

Il punto di partenza del ragionamento.

"isolamento, individualismo, frammentazione sociale sono gli elementi caratterizzanti questi anni. Non si tratta di semplici e negativi atteggiamenti etici ma di azioni che contribuiscono al degrado sociale e al peggioramento delle condizioni di vita delle persone più fragili. L’elenco delle donne e degli uomini che questo sistema condanna è sempre più lungo".

Secondo i promotori del confronto "occorre immaginare e progettare nuove visioni che abbiano una strategia complessiva con alla base una volontà unitaria dei soggetti disposti a creare una nuova identità comunitaria che contrasti odio, violenza, rancore e cattiveria. E che faccia emergere i valori della solidarietà, della condivisione, della comprensione e della tenerezza. Coloro che credono in una comunità solidale e coesa, dove nessuno resta isolato e condannato, non possono pensare che spetti a qualcun altro risolvere i problemi che abbiamo di fronte".

In una comunità locale che ha abbandonato da tempo la logica del confronto e del dialogo guardandosi negli occhi e che ha fatto la scelta del muro contro muro con comunicati e post, il primo passo non può che essere quello di ritrovarsi e provare a comprendersi. Ragionare, senza pregiudizi, sulle visioni, sui problemi, sulle difficoltà e sulle potenzialità di ognuno. 

"Non è la volontà di creare un "cartello" né quella di annullare le differenze. L'obiettivo è semplicemente uno: vedere se in questa straordinaria e durissima fase storica, quella che pensiamo essere la parte migliore della società è davvero tale. Se è cioè capace di condividere una carta valoriale che possa rappresentare il perimetro dell'azione di ognuno. Non solo: una carta che possa essere un patto tra persone gentili (nel senso latino e vero della parola: appartenenti a una medesima gens) che possono sostenersi, in piena autonomia, gli uni con gli altri. Ciascuno mettendo a disposizione le proprie specifiche competenze: professionalità, capacità contrattuali, sistema di relazioni, storie e potenzialità di immaginazione del futuro".

L’idea è quella di creare un luogo stabile di confronto che renda ciascuno (attraverso la conoscenza e il dialogo) più consapevole, meno autoreferenziale, più attento agli altri, capace di immaginare (con questi stessi ‘altri’) una soluzione ‘terza’ e innovativa a problemi comuni. L’obiettivo non è difendere vecchie identità ma crearne di nuove e migliori.

Tra le prime azioni che questo luogo produrrà, si sarà il confronto tra i sindacati e le associazioni di volontariato per una piattaforma di contrattazione sociale che sia la più ampia possibile. Per l'autunno, su proposta dell'Associazione Sestante, verrà organizzato il Festival degli Invisibili: prima on line e poi in modo più tradizionale per raccontare le storie più difficili ma anche quelle più belle delle persone che senza salire agli onori della cronaca stanno facendo, anche loro, la storia di questa città.

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