rotate-mobile
Attualità

Sicurezza stradale: cambiano le regole per trasportare i bambini in auto

Tutti i giorni, più volte al giorno, facciamo salire, accomodare e scendere dalle auto i nostri figli, nipoti, fratelli o sorelle più piccoli. Un gesto quasi automatico, al quale si da poca importanza, presi come siamo tutti, dal ritmo frenetico...

Tutti i giorni, più volte al giorno, facciamo salire, accomodare e scendere dalle auto i nostri figli, nipoti, fratelli o sorelle più piccoli. Un gesto quasi automatico, al quale si da poca importanza, presi come siamo tutti, dal ritmo frenetico che la vita ci impone. Da casa a scuola, dalla palestra al catechismo, al supermercato, dai nonni, e via via è tutto un salire e scendere dalle nostre automobili per scorrazzare i pargoli. E il rischio aumenta. Ma siamo davvero sicuri di fare tutto quello che serve per trasportare in sicurezza i nostri bambini? La statistica, impietosa come sempre, dice di no. I dati sono disarmanti. Secondo l’ISTAT solo nel 2012 ci sono stati seimila incidenti stradali con bambini feriti, oltre ai decessi che fanno numero per conto loro. Le vittime sono giovanissime e per lo più nella fascia di età compresa tra zero e nove anni. Il fatto grave è che molti di questi incidenti si sarebbero potuti evitare semplicemente assicurando i bambini in modo adeguato a specifici sistemi di ritenuta. Oggi quando saliamo in auto per noi adulti è normale allacciarsi la cintura di sicurezza e dopo mettere in moto l’auto. I bambini non sono in grado di provvedervi da soli, almeno nei primi anni di vita, e quindi è necessario che sia l’adulto con il quale viaggiano che si faccia giustamente carico di questa responsabilità e che provveda ad assicurarli ai sedili della vettura in modo efficace. Le scuse di noi adulti sono sempre pronte e tutte perfettamente inutili: piove e mi bagno a stare fuori dalla macchina a legare il bimbo al sedile, tanto il viaggio è brevissimo, oppure tanto faccio piano, o ancora il mio bambino è bravissimo, sta fermo lo stesso in auto anche se non lo blocco sul seggiolino. Ma la peggiore di tutte le scuse è: tanto ci muoviamo solo in città. Tutte sciocchezze. Oltre il 75% dei sinistri si verificano proprio su strade cittadine. E’ noto poi che nei sinistri stradali la maggior parte dei decessi dei bambini è dovuta al mancato utilizzo dei sistemi di ritenuta o al non corretto utilizzo dei seggiolini. Trauma cranico, toracico o addominale sono le conseguenze potenzialmente più devastanti di un incidente sul fisico di un bambino.

Per questo motivo, al fine di cercare di arginare questo fenomeno sociale grave, dal 1 gennaio 2017 sono cambiate le norme che regolano il trasporto dei bambini in auto e il primo articolo del nuovo codice della strada ad essere stato rivisto è proprio il 172. Tutto questo al fine di tentare di aumentare il livello di sicurezza per i passeggeri più piccoli. Da qui la necessità di inasprire le sanzioni per chi non utilizza i sistemi di ritenuta per bambini, con sanzioni che vanno da 80 a 323 euro, con decurtazione di cinque punti sulla patente e con l’aggravante della sospensione della patente per i recidivi.

E’ quindi opportuno ricordare che “i bambini di statura inferiore a 1,50 m (e fino a 36 Kg di peso, ma sopra ai 18 chili, si possono utilizzare i “booster”, dei rialzi dotati di braccioli ma privi di schienale) – recita l’articolo 172 – devono essere assicurati al sedile con un sistema di ritenuta per bambini, adeguato al loro peso, di tipo omologato secondo le normative stabilite dal Ministero dei trasporti”.

Dal prossimo anno sarà obbligatorio l’uso dei seggiolini auto per i bambini fino a 125 cm d’altezza: ciò al fine di posizionare meglio la cintura di sicurezza su spalla e torace del bimbo.

Gli adattatori, cioè i rialzi senza schienale, i sopradetti booster saranno permessi solo ai bimbi oltre 125 cm: quelli dedicati ai bimbi più bassi di questa statura saranno in vendita ancora per qualche tempo ma entro la prossima estate saranno sostituiti. In compenso i seggiolini per bambini di altezza compresa fra 100 e 150 cm potranno essere dotati del dispositivo ISOFIX – fino ad oggi obbligatorio – o di altri sistemi di ancoraggio.

La questione non è semplice. C'è molta confusione tra gli automobilisti e anche sul web circolano notizie non proprio corrette. Per questo e per cercare di fare ancora più chiarezza sulla materia, in un nostro prossimo servizio andremo a fare visita a chi questi sistemi li vende tutti i giorni, per capire se possono aiutarci a dipanare la confusione che al momento regna.

Ne va della tutela dell’incolumità dei nostri piccoli.

E’opportuno ricordare che i bambini di età superiore a tre anni possono viaggiare sul sedile anteriore o posteriore dell’auto utilizzando le normali cinture di sicurezza solo se di statura superiore a 150 centimetri. Ricordatevi inoltre che se trasportate un bambino all’interno dell’apposito sistema di ritenuta posizionandolo sul sedile anteriore passeggero, in senso contrario a quello di marcia è necessario disattivare il relativo airbag frontale.

Infine un ultimo consiglio: mai trasportare il bambino in auto in braccio ad un adulto, anche se per brevi tragitti. In caso di scontro l’energia cinetica sviluppata non consentirà all’adulto di trattenere il bimbo che inevitabilmente andrà a sbattere contro le componenti della vettura. Evitate di far consumare in auto ai bimbi cibi potenzialmente pericolosi come lecca lecca, ghiaccioli, o altro. Lo stecco di legno potrebbe arrecare gravi danni se in caso di sinistro dovesse conficcarsi nel palato, o generare un ostruzione delle vie respiratorie. Infine mai appoggiare i giochi dei bambini sulla cappelliera dell’auto, cioè nel lunotto. In caso di frenata brusca sarebbero catapultati in avanti verso i passeggeri con conseguenze immaginabili.

Torneremo sull’argomento. Come sempre prudenza e buona guida a tutti.

Twitter @ArezzoNotizie

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sicurezza stradale: cambiano le regole per trasportare i bambini in auto

ArezzoNotizie è in caricamento