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Sicurezza in città: parola agli aretini. Un'inchiesta targata WE52100

La Prefettura di Arezzo solo quattro giorni fa affermava che non vi fosse nessun allarme terrorismo in città, tuttavia gli eventi di Parigi hanno avuto delle ripercussioni sul normale svolgimento delle iniziative culturali. Ne è un esempio il...

La Prefettura di Arezzo solo quattro giorni fa affermava che non vi fosse nessun allarme terrorismo in città, tuttavia gli eventi di Parigi hanno avuto delle ripercussioni sul normale svolgimento delle iniziative culturali. Ne è un esempio il fatto che l'inaugurazione della mostra di Amedeo Modigliani, in origine prevista per la giornata di ieri, è stata rinviata di due settimane a causa dell'intensificarsi dei controlli alla frontiera francese. La risonanza mediatica dei tristi eventi potrebbe rendere legittimo, o almeno comprensibile, l'affievolirsi del senso di sicurezza percepito dai cittadini, per questo motivo siamo scesi in strada a raccogliere pareri e testimonianze degli aretini riguardo a questo tema delicato.



Una percezione della sicurezza in chiaroscuro. E' questo il quadro emerso nel nostro breve, ma intenso, tuffo in una città che sembra sempre più bersaglio di furti e rapine, in un contesto globale su cui pesano le ripercussioni di quanto accaduto a Parigi il 13 novembre scorso.





Sondaggio del finesettimana:Ordine pubblico in città. Quanto vi sentite al sicuro, in una scala da 1 a 10?

Posted by arezzonotizie.it on Sabato 21 novembre 2015



Soprattutto in centro storico, la presenza costante delle forze dell'ordine ha contribuito a tranquillizzare la cittadinanza che, nonostante fatti di cronaca locale spesso relativi a episodi di microcriminalità, hanno il sentore di un buon livello di ordine pubblico. Spostandoci, invece, verso la periferia e la provincia aretina, abbiamo riscontrato un maggior senso di abbandono da parte delle forze dell'ordine e marginalità istituzionale.



Le conseguenze psicologiche e sociali dell'allarme terrorismo ad Arezzo, tutto sommato sembrano non fare paura. C'è la consapevolezza, da parte dei cittadini, di vivere in un medio piccolo centro urbano, che difficilmente potrebbe essere a rischio di attacchi terroristici. Ma c'è anche chi percepisce una sicurezza a livello universale, come la signora Alessandra, che vive in prima persona la lontananza del figlio attualmente nella capitale francese, dichiara totale fiducia nella sicurezza non solo nella nostra città, ma addirittura a livello europeo.


Un bilancio definitivo, il nostro, che si attesta su un sentimento cittadino di equilibrio tra chi propende per l'attuazione di un maggiore controllo da parte delle forze dell'ordine e chi invece vuole far prevalere un sentimento di serenità per continuare a sentirsi "cittadini del mondo".


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