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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Sicurezza alla guida e pedoni: alcool, droghe e velocità i veri killer della strada

Dall’inizio dell’anno Arezzo Notizie si è arricchita della rubrica Arezzo Notizie Motori. Un corner tutto fatto di passione e amore per le quattro ruote. Ma questo consente a chi scrive anche di tenere bene a mente un’altra grande passione, ancora...

Dall’inizio dell’anno Arezzo Notizie si è arricchita della rubrica Arezzo Notizie Motori. Un corner tutto fatto di passione e amore per le quattro ruote. Ma questo consente a chi scrive anche di tenere bene a mente un’altra grande passione, ancora più grande di quella per i motori. La passione per la vita propria e degli altri.

Si dice sempre che la strada è di tutti. Purtroppo non sempre è così. I fatti di cronaca giudiziaria di questi giorni, riportano in modo prepotente alla ribalta e al giudizio dell’opinione pubblica, l’esito del processo in appello per la morte di un anno fa, della madre e della figlia falciate a San Leo alle porte di Arezzo, da una minicar uscita di strada, per non parlare della morte di Michele Scarponi campione di ciclismo, deceduto perché investito da un furgone mentre si allenava.

Ecco dunque il motivo del pezzo di oggi.

Un'incursione appunto, al di fuori dei temi di consueto trattati, per evidenziare che, al di là dei torti e delle ragioni delle parti, delle aule dei tribunali, delle difese mirabolanti e talvolta impossibili degli avvocati, l’anello debole della catena restano i pedoni ed i ciclisti. Questo è un fatto. Utenti della strada come gli automobilisti, con gli stessi loro diritti e doveri ma più vulnerabili degli automobilisti. Anche questo è un fatto.

E allora apriamo una riflessione. Sono sicure le nostre strade?

Per chi scrive qui oggi la risposta è senz’altro negativa.

I numeri degli incidenti stradali che ogni anno vedono coinvolti veicoli e pedoni sono ancora molto alti. Ad avere la peggio sono, nella quasi totalità dei casi, i pedoni. Le cause principali sono soprattutto tre: l’alcool assunto da chi guida, l’uso di sostanze stupefacenti e l’alta velocità. Basti pensare che un pedone investito da un auto a 30 chilometri all’ora ha il 50% di possibilità di sopravvivere, mentre a 50 chilometri all’ora le probabilità scendono drammaticamente al 10% e oltre i 60 km/h praticamente non ha possibilità di sopravvivere allo schianto.

Tutto questo per dire che bisogna sempre e comunque rispettare i limiti di velocità e corretti stili di guida, perché dall’altra parte, fuori dall’abitacolo della nostra auto, sempre più sicura e confortevole, c’è un soggetto più debole di noi che si chiama pedone o ciclista e che deve essere tutelato. Senza se e senza ma.

E’ opportuno promuovere una campagna di sensibilizzazione in questo ambito, sullo stile di quella avviata qualche anno fa denominata “siamo tutti pedoni”. La vita non ha prezzo.

Buona guida a tutti.

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