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Seggiolino salva-bebè, il progetto aretino: in campo la Regione. Ceccarelli scrive a Del Rio

Anche la Regione Toscana si sta muovendo: dopo la tragedia di Vada - nella quale una bimba di 18 mesi ha perso la vita dopo essere rimasta chiusa in un'auto per 4 ore, "dimenticata" dalla mamma - la vice presidente del Consiglio Lucia De Robertis...

Anche la Regione Toscana si sta muovendo: dopo la tragedia di Vada - nella quale una bimba di 18 mesi ha perso la vita dopo essere rimasta chiusa in un'auto per 4 ore, "dimenticata" dalla mamma - la vice presidente del Consiglio Lucia De Robertis lancia una proposta. Quella di cercare di promuovere il seggiolino "salva bebé" prodotto nel 2013 dagli studenti dell'Itis Fermi di Bibbiena e rimasto nel cassetto dei progetti. Allo stesso tempo l'assessore Ceccarelli ha scritto al ministro Del Rio: "Il Governo intervenga".

ceccarelli-vincenzo3Il seggiolino fu pensato e realizzato dai giovanissimi di una terza classe dopo una tragedia simile a quella della piccola Gaia. I ragazzi studiarono un sistema che con segnali sonori (una sorta di allarme), luminosi (frecce accese) e sms ai telefoni dei genitori, lancia un allarme in caso di bimbo rimasto chiuso in auto. Un sistema che - come ha raccontato oggi ad Arezzo Notizie il tecnico dell'Istituto che seguì i ragazzi nel percorso - pur ricevendo premi e apprezzamenti, non ha mai colto l'attenzione dei produttori.

Lucia De Robertis, vicepresidente del Consiglio regionale, ha le idee chiare su cosa la Regione può fare perché questa intuizione diventi una consuetudine diffusa: “Il seggiolino salva bebé inventato nel 2013 dagli studenti dell’ITIS “Fermi” di Bibbiena, tornato alla ribalta per la tragedia di Vada, non deve rimanere solo la straordinaria intuizione di un gruppo di ragazzi, del loro professore e del tecnico che li ha supportati. Deve diventare presto un presidio di sicurezza nella disponibilità di tutti. Stupisce che ad oggi nessuna azienda abbia voluto investire nella commercializzazione di questa idea”.

“Come Regione Toscana – spiega -, da tempo attenta a sostenere l’innovazione e l’evoluzione tecnologica del manifatturiero, abbiamo il dovere di favorire, per quanto ci è consentito, la messa in produzione di questo sistema e la sua rapida diffusione. Perché nessuno sforzo è eccessivo se utile a salvare anche una sola vita umana”. “Per questo – aggiunge – ho già chiesto un incontro all’assessore alle attività produttive Stefano Ciuoffo per parlare della questione, a margine dei lavori del Consiglio del 2 e 3 agosto”.

“Siamo la terra del genio di Leonardo – conclude De Robertis - : non possiamo accettare che una straordinaria intuizione non possa diventare un diffuso strumento di aiuto per la collettività.”.

lucia_de_robertis1"Affronterò la questione con Lucia de Robertis - afferma l'assessore regionale alle attività produttive Stefano Ciuoffo - perché se ci sono le idee per migliorare la vita quotidiana e, come in questo caso, la sicurezza delle persone la Regione è impegnata per accompagnare il percorso di chi vuole innovare con i vari strumenti che ci sono a disposizione".

"In una scuola toscana è stato brevettato un seggiolino che permetterebbe di impedire tragedie come quella di Vada. E' il caso che quell'idea venga presa in considerazione anche dalle istituzioni". E' questo il senso di una lettera che l'assessore regionale ai infrastruture e trasporti Vincenzo Ceccarelli ha indirizzato al ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Del Rio e al vice ministro Riccardo Nencini, segnalando questa opportunità e chiedendo un incontro sulla questione.

L'assessore Vincenzo Ceccarelli ha scritto al ministro Del Rio: "Di fronte a questi eventi non possiamo restare indifferenti e neppure inerti. Anche perché la tecnologia ci aiuta a trovare risposte concrete anche a problemi come questo. Dalla scuola ci hanno assicurato che produrlo non costerebbe molto – scrive l'assessore a ministro e viceministro – è quindi un progetto sul quale il Governo può intervenire direttamente al fine di salvare vite innocenti".

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