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Scuole per l'infanzia: il consiglio comunale approva la delibera per le esternalizzazioni. Tanti: "Misura emergenziale"

Cinque sezioni delle scuole per l'infanzia del Comune di Arezzo saranno esternalizzate. Con 19 voti favorevoli e sette contrari, il Consiglio Comunale di Arezzo approva la delibera di giunta presentata dall'assessore Lucia Tanti. "Se avessimo...

Cinque sezioni delle scuole per l'infanzia del Comune di Arezzo saranno esternalizzate. Con 19 voti favorevoli e sette contrari, il Consiglio Comunale di Arezzo approva la delibera di giunta presentata dall'assessore Lucia Tanti.

"Se avessimo potuto evitare - ha detto l'assessore - lo avremmo fatto. Questa però è una misura emergenziale. Il rischio era quello di non riuscire ad aprire le scuole in tempo per settembre". L’anno scolastico 2015-2016 dunque presenterà una novità per le scuole comunali per l’infanzia. Di fatto dunque viene previsto l’affidamento “temporaneo” al privato di altre cinque sezioni che vanno ad aggiungersi a quelle esternalizzate negli anni precedenti. Si tratta di due sezioni della scuola Acropoli, due sezioni della Pallanca e una sezione del nido Cucciolo. “Si tratta di un affidamento valido solo per l’anno scolastico 2015/2016. Fin da adesso – ha precisato Lucia Tanti – attiveremo una rilettura dell’offerta formativa e della qualità dei servizi del sistema educativo integrato al fine di valorizzare il nucleo di quelli a gestione diretta e intraprendere una fase nuova per invertire la tendenza e restituire un ruolo preminente al pubblico. Sia chiaro, se avessimo potuto evitare le esternalizzazioni predisposte dalla Giunta precedente lo avremmo fatto, anche perché è nostra piena convinzione che il sistema attuale richieda un radicale cambio di passo. Se però il prezzo del cambio di passo è non garantire il servizio in tempi utili e in maniera propria, noi non ci stiamo. Questo era il punto fermo e tale rimane.tanti2

Dunque, siamo arrivati a questa scelta nostro malgrado: nell’anno scolastico che sta per cominciare saranno soggetti a pensionamento 12 educatori. E l’amministrazione precedente non ha pianificato assunzioni di educatori per il 2015, pur sapendo che ci sarebbero stati questi pensionamenti. In merito alle leggi statali, il recente emendamento alla legge di stabilità per il 2015, che pareva aprire uno spiraglio, è stato oggetto di nostra attenzione. Per capire le sue corrette modalità applicative abbiamo provveduto a chiedere chiarimenti all’Anci e alla Corte dei Conti. Nel frattempo abbiamo attivato anche una ricognizione fra i dipendenti del Comune in possesso di specifici requisiti per capire se eventualmente era possibile, tramite essi, ricoprire i posti da educatore. A tutt’oggi non sono state sciolte queste riserve interpretative, anche se i primi chiarimenti di tecnici di ogni orientamento e latitudine, ultimi quelli pubblicati su Il Sole 24 Ore, permettono di dire che dal Governo non è arrivato alcun aiuto reale in merito, mentre la ricognizione di personale interno ha dato esito negativo, né sarebbe corretto costringere il personale a transitare da un ufficio a un altro, tenendo conto che lavorare in una scuola è la più grande delle responsabilità.

La legge che abbiamo aspettato in extremis proprio per modificare il corso delle cose – ha concluso Lucia Tanti – non pare avere introdotto una via preferenziale per assumere nuovi educatori in tempo utile ma ci rimette in un meccanismo incerto che fa capo alle province, praticamente alla situazione in cui ci trovavamo il 24 luglio. In ogni caso, a oggi, dovremmo aspettare un mese per iniziare ad attivare le procedure di assunzione. Con l’anno scolastico alle porte, voglio sottolinearlo ancora, l’unica soluzione percorribile è stata procedere urgentemente all’affidamento al privato di ulteriori quattro materne e un asilo nido”. ricci1Massimo Ricci ha presentato un atto di indirizzo dove ha rilevato che “non è obbligatorio tenere conto del percorso che coinvolge le province nella procedura di eventuali assunzioni. Gli spazi all'interno della legge si potrebbero trovare, se questo lo reputiamo interesse dei cittadini. Capiamo prima di tutto qual è lo spazio economico da affrontare per mantenere il controllo diretto. Non è riportato in delibera infatti il conto delle spese che il Comune dovrebbe affrontare. Mi pare una lacuna importante. In questa delibera poi non esiste un piano per le assunzioni. Faccio una domanda: se tutti pigiassimo il pulsante rosso e la delibera non passasse, cosa succederebbe? Allora sì che dovreste garantire il servizio”. scapecchi_federico-2Federico Scapecchi: “la commissione consiliare competente si è riunita 3 volte, abbiamo analizzato la delibera punto per punto e condiviso l'impostazione dell'assessore, ovvero che la priorità era garantire l'apertura delle scuole il giorno 8 settembre. Voglio poi ricordare una nota del dirigente del sociale che sottolineava, a vicesindaco Gasperini e all'allora assessore Bennati, la necessità di pianificare una programmazione puntuale di assunzioni, altrimenti le esternalizzazioni erano inevitabili. C'era preoccupazione per l'apertura dei servizi e si invitava ad agire con celerità. È una lettera del 2 aprile. Cosa ha fatto la precedente amministrazione per rispondere a questo documento? E ora ci vengono a dare lezioni”. Capogruppo Pd Capogruppo Pd Luciano Ralli: “la campagna elettorale è finita, alle parole seguono necessariamente i fatti e gli atti amministrativi. Nel dibattito in commissione ho rilevato posizioni non concordanti, non si capisce la volontà della maggioranza. Innanzitutto, abbiamo la riconferma del sistema integrato introdotto nel 2007 dalla prima amministrazione Fanfani. A fronte di una riduzione delle risorse dei Comuni e di necessità di utenti e bambini ci fu questa scelta e non sto parlando di decenni fa. Di sicuro ci siamo presi le nostre responsabilità, con coerenza, e manifestato l'esigenza di mantenere un nucleo consistente di gestione diretta, un tema che ha visto impegnata la passata amministrazione. Anche il segretario provinciale della Cgil per esempio citava come problematica il rapporto tra gestione diretta e gestione privata, non mettendo in discussione il sistema integrato per il quale il Pd si schiera. Per fare le assunzioni occorre chiarire se i servizi dell'infanzia sono uno dei pochi core-business dell'azienda comune. Noi confermiamo che lo sono, quindi se esistono risorse da veicolare per mantenere gli equilibri attuali, questa è una strada da seguire. Se rispetto allo scorso anno c'è una possibilità praticabile, individuarla è una questione di scelta politica”. macrì_francescoFrancesco Macrì: “per governare servono alcune condizioni: ci vuole la macchina organizzativa che condivida una politica. Ci vuole che i dirigenti sposino un'azione amministrativa. Potevano essere fatte molte altre cose per evitare l'esternalizzazione di queste sezioni, ma è evidente che lo squilibrio si è raggiunto. Se si guardano i bambini forse siamo 50 a 50 ma se guardiamo le sezioni siamo al 70% per il privato, quindi non si può più parlare di sistema integrato. In realtà, il pubblico non gestisce più un servizio primario. Siamo, come Fratelli d'Italia-Alleanza per Arezzo, convinti nel ribaltare questa tendenza. Una parte della dirigenza del Comune è militante e il responsabile politico di questa esternalizzazione si chiama Pd che ha subito poteri economici chiamati privato sociale. Anzi, lo chiamerei un partito unico della esternalizzazione. E quali candidati al Consiglio Comunale e Regionale ha usufruito di qualche finanziamento da questo 'privato sociale'? Noi presenteremo un emendamento con il quale vogliamo dire: va bene l'esternalizzazione ma se fra 10 giorni, 15 giorni, un mese, emergerà chiarezza del quadro normativo e grazie a esso potremo assumere, questa amministrazione lo farà. Per cui, chiediamo un atteggiamento di apertura verso la nostra buona fede, altro non potevamo fare adesso”. L'emendamento è stato condiviso da Federico Scapecchi e ha ricevuto parere tecnico negativo. barbara_bennati_consiglio_comunaleBarbara Bennati: “il sistema integrato sono oltre 900 bambini, il 49% e il 57% sono gestiti dal pubblico per, rispettivamente, nidi e materne. Si poteva precettare il personale, i requisiti esistono per garantire temporaneamente la gestione diretta”.

Francesco Romizi: “io condivido i dubbi sulla volontà politica di questo atto. Se è solo questione di necessità, fatevi un atto in Giunta. Perché mettete in difficoltà chi nella maggioranza vorrebbe una scelta diversa? Il percorso denota anche un certo dilettantismo: tre settimane fa la delibera è stata ritirata, poi sembrava cambiasse qualcosa, forse è cambiato, anzi no. In realtà state esternalizzando la prima scuola che avviò il percorso virtuoso di questo Comune, l'Acropoli: era un simbolo”.

caneschi-alessandroAlessandro Caneschi ha illustrato l'atto di indirizzo del Pd e di Arezzo in Comune: “ricalca i contenuti di un atto di indirizzo di un anno fa dell'allora maggioranza di centrosinistra. Il Pd crede fortemente nel sistema educativo integrato: faccio riferimento ai bambini e non alle sezioni. Ed emergono dati dai quali si desume che ancora la percentuale di incidenza e gestione dell'amministrazione è consistente. Nell'atto di indirizzo vogliamo dire che la qualità pubblica dell'offerta è stata mantenuta e potenziata dal 2007 a oggi. Ciò che ci interessa è l'educazione del minore e il livello del servizio, una sfida da non abbandonare. Il sistema integrato è risposta flessibile e un assetto che risponde nel modo migliore a tale impegno. Premesso che nel Comune di Arezzo ci sono persone con i requisiti necessari, che è stata approvata la norma adeguata in Senato, tra i vari punti impegniamo sindaco e giunta a fare uno studio per verificare le esigenze degli utenti, mantenere una forte governance comunale e il proprio investimento su uno degli assi strategici di azione amministrativa, fare delle sezioni pubbliche una sede di sperimentazione di indirizzi pedagogici, acquisire informazioni su bambini, orari e pendolarismo dei genitori, evitare segregazione dei bambini”.

rossi_angeloAngelo Rossi: “la volontà politica si scontra in maniera incredibile con la volontà dirigenziale. Ogni strada è stata bloccata da questa dirigenza, anche in commissione. La bocciatura dell'emendamento, frutto del lavoro della commissione, mi porta a proporre alla maggioranza di andare a votare il nostro emendamento anche indipendentemente dal parere tecnico”.

Federico Scapecchi ha ribadito che la maggioranza dei firmatari “ha deciso di mantenere l'emendamento”. Nella replica l'assessore Lucia Tanti ha detto che “non adottiamo una delibera di Giunta perché l'atto era stato approvato precedentemente in Consiglio Comunale e quindi lo riproponiamo all'aula. Questa Giunta non ha intenzione di fare degli assessori enti astratti e non si sottrarrà al dibattito consiliare e al dialogo, anche conflittuale. Nel dibattito si è perso di vista un punto: le maggioranze devono garantire un servizio e nella necessità di trovare soluzioni ci è stato suggerito addirittura di fare cominciare la scuola a ottobre. Questo lo rifiutiamo ed è una scelta politica. Il costo di non aprire le scuole questa Giunta e questa maggioranza, unite, non se lo assumono. Anche il dibattito è la dimostrazione di una volontà politica, perché a nessuno piace prendere decisioni, oggi, obbligate. Abbiamo però cinque anni e attueremo il programma che ci siamo dati. Faccio proprio l'emendamento della commissione. E non accettiamo lezioni da chi ci ha preceduto. Intendo semmai mantenere un rapporto di cordialità con tutti i soggetti che fanno parte del mondo della scuola”. ghinelli_alessandro-4“Ho il dovere morale e amministrativo di difendere i dirigenti del Comune – ha chiuso il sindaco Alessandro Ghinelli – coloro che fanno il proprio lavoro mettendo la firma su atti che impegnano il Comune. Gradirei che la Corte dei Conti non mettesse piede in questo Comune: quando nei Comuni lo fa è su atti dirigenziali, non sulla politica. Nelle sedute a venire chiedo un linguaggio rispettoso nei loro confronti”. “A memoria – ha replicato Luciano Ralli – non ricordo di una delibera votata senza il parere tecnico favorevole. Il Pd a questo punto presenta cinque emendamenti che fanno riferimento a tre assunzioni per non esternalizzare il nido Cucciolo”.

Gli emendamenti Pd e gli atti di indirizzo Pd e Movimento 5 Stelle sono stati respinti. Tra le dichiarazioni di voto quella del Pd di Luciano Ralli, di Massimo Ricci del Movimento 5 Stelle e di Francesco Romizi di Arezzo in Comune, concordi sul voto contrario. Federico Scapecchi per Forza Italia ha annunciato il voto favorevole del suo gruppo.

La delibera è stata approvata con 19 voti favorevoli e 7 contrari. consiglio_comunale_asiloTra i presenti in aula, come preannunciato, anche alcuni membri del Comitato Scuole Materne Asili Nido Bene Comune, tutti si sono presentati indossando le magliette gialle e il lutto al braccio.

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